Rivivere e attualizzare il passato per mantenere il legame con la Storia e dare vita ad un presente e un futuro intimamente connessi con le proprie radici.
È quello che a Chieti contribuisce a fare l'associazione ScopriTeate con il Palio de Lu Ricchiappe, originale e coinvolgente gara podistica, che anima le festività patronali dell'11 maggio dal 2019, ispirata all'antica corsa dei cavalli berberi. La gara dei cavalli senza fantino era anticamente uno dei momenti di aggregazione più partecipati della città di Chieti, secondo solo alla Processione del Venerdì Santo. Sebbene sia complesso ricostruirne le origini, si tratta di una manifestazione documentata, in particolare dallo storico Girolamo Nicolino, almeno a partire dal Seicento e proseguita fino al 1931, anno in cui si svolse l'ultima edizione.
I cavalli venivano lanciati al galoppo lungo un percorso che si snodava da Piazzale Sant'Anna fino all'antica Pescheria, dove venivano poi “riacchiappati” con l'utilizzo di un grosso panno per fermarne la corsa: il primo cavallo “riacchiappato” veniva decretato vincitore e il proprietario riscuoteva un premio in denaro. La tradizione era così conosciuta da aver dato origine anche al detto popolare, diffuso nella città di Chieti, “Lu cavall' bbone se ved' a lu ricchiappe” ancora oggi in uso. Ed è proprio ispirandosi all'antica corsa dei cavalli berberi che l'Associazione ScopriTeate ha creato l'odierno Palio de Lu Ricchiappe, come ci racconta Concetta De Sanctis, presidente dell'associazione fino a quest'anno:
“Il Palio lo abbiamo inventato dal nulla, ispirandoci all'antica corsa dei cavalli barberi che si teneva a Chieti durante le festività di San Giustino. La nostra idea è stata, fin dall'inizio, di realizzare qualcosa di diverso, sia per rispetto verso gli animali sia per ragioni di sicurezza: è nata così la corsa di squadre composte da un uomo e una donna legati da una sella, che competono correndo in sincrono. Abbiamo scelto il nome di Palio de Lu Ricchiappe in ricordo della fonte di ispirazione, di cui abbiamo mantenuto nella prima edizione anche il percorso invariato. A cambiare, oltre alle modalità di gara, anche il premio: se anticamente si trattava denaro, oggi è un palio vero e proprio, dipinto ogni anno da un artista teatino diverso. Per l'edizione 2024 lo ha realizzato Francesca Panetta”.
Un recupero del passato in maniera intelligente e creativa, che possa valorizzare la Storia con un occhio al presente, rendendola viva e coerente con i tempi. L'obiettivo, inoltre, è quello di stimolare il senso di appartenenza cittadino, complice la coincidenza con le feste patronali e il coinvolgimento dei Quarti. Sono ben 22 gli antichi quartieri identificati nella città di Chieti, ognuno dei quali rappresentato da una coppia di corridori (tutti appartenenti a Runners Chieti, associazione che collabora fin dalla prima edizione alla realizzazione della gara podistica) e da figuranti in abito storico.
Racconta Concetta De Sanctis: “Abbiamo inventato anche figure collaterali come quella del Governatore, un personaggio famoso in città che funge da “Sindaco” nel tempo, o come quelle della Mater e del Pater, coloro che portano per mano corridori e organizzazione. Queste due ultime figure sono state inserite a partire dalla seconda edizione, quella subito dopo il Covid. Nel 2022 sono stati impersonati da personalità di spicco come Fabrizia D'Ottavio e Gianluca Capitano, entrambi emozionatissimi, e nel 2023 dai coniugi giornalisti Cavasinni-Franceschini. La partecipazione dei quartieri è un valore aggiunto alla manifestazione, il loro darsi da fare per addobbare i Quarti e preparare i costumi è un bellissimo riscontro per noi”. Una partecipazione condivisa di grandissima portata fin dalla prima edizione, che era l'obiettivo primario degli organizzatori, spiega ancora De Sanctis:
“La nostra idea, ab origine, era quella di rimettere insieme la città: questo era possibile solo se ogni quartiere si fosse compattato. La risposta è stata entusiastica, nonostante lo stop imposto dal Covid, che di fatto ha davvero distrutto la socialità. Nel 2022 è stata dura ricostituire il sentimento di condivisione ma abbiamo visto una partecipazione crescente. Nell'edizione 2023 il pubblico è stato numerosissimo, nonostante la pioggia battente che ha interessato la città proprio durante il Palio”.
Una manifestazione che è pronta a rinnovarsi ancora una volta, il Palio de Lu Ricchiappe, pur restando sempre fedele a se stessa. Ci dice Concetta De Sanctis: “Quest'anno, come l'anno scorso, l'arrivo sarà in Piazza Vico, sia per l'indisponibilità della Pescheria a causa dei lavori di ristrutturazione, sia per coinvolgere un ulteriore pezzo di centro storico molto scenografico che altrimenti resterebbe escluso dalla manifestazione. Torneranno i bus navetta da Megalò ed è confermata anche la gara Junior per gli under 15. Ci saranno novità per quanto riguarda la sfilata, che quest'anno sarà arricchita dai Banderesi di Bucchianico e per la gara: saranno 4 i “cavalli” in competizione, in rappresentanza di Governatore, Mater, Pater e organizzazione”. L'appuntamento è fissato per l'11 maggio a partire dalle 16.30: ancora una volta, il cavallo migliore si vedrà a Lu Ricchiappe.