Dopo la giornata del Made in Italy, celebrata in Abruzzo con due appuntamenti organizzati dal Polo d'Innovazione con il MIMIT, inizia l'approfondimento della legge 206 del 2023, ricca di opportunità e di spunti strategici. "Il Parlamento italiano, con la legge sul Made in Italy, offre l'opportunità concreta di valorizzare le eccellenze territoriali, riconoscere il valore dell'artigianato e dell'industria, delle produzioni tipiche legate alle terre e alle storie profondamente radicate e che, con la loro tradizione produttiva, conferiscono valore alle provenienze e alle origini geografiche", dichiara il Presidente del polo Angelo D'Ottavio.
E aggiunge: "Il nostro Comitato Tecnico Scientifico è al lavoro per approfondire la norma e offrire strumenti e soluzioni alle istituzioni e organizzazione che riterranno di valorizzare il nostro lavoro". La legge infatti stimola "una ricognizione delle produzioni tipiche per le quali la reputazione e la qualità sono fortemente legate al territorio locale" e il CTS sta lavorando a questa iniziativa in stretta sinergia con il Dipartimento interno dedicato all'artigianato artistico coordinato da Confartigianato Chieti L'Aquila, coinvolgendo direttamente la Regione Abruzzo.
Per Daniele Giangiulli, Direttore della Confartigianato impegnata sull'attività , "la legge offre l'opportunità , con una manifestazione d'interesse da presentare alla Regione, di adottare il disciplinare di produzione, ai fini della ricognizione e noi siamo attivi su questo fronte di attività ". Il disciplinare contenente la descrizione completa del prodotto: nome, provenienza, conformazione, descrizione, origine, caratteristiche, sarà conservato presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del territorio di riferimento.
L'articolo 42 della legge 206 rappresenta una grande opportunità per l'artigianato, l'industria e tutte le produzioni di tipicità presenti sul territorio regionale e il Polo intende stimolare e creare una rete che intercetti proprio quelle eccellenze, riconosciute e non, che potranno fregiarsi dell'onorificenza da parte dello Stato, di Prodotto Made in Italy.
"L'obiettivo principe della legge - conclude Angelo D'Ottavio - è proprio quello di conferire l'adeguato riconoscimento al lavoro di tutti, e non solo, portare l'attenzione sulle materie prime utilizzate, autoctone, con un risultato finale totalmente identificativo e identitario. Procederemo con volontà e ottimi propositi, passando in ricognizione i produttori, gli esperti, le associazioni di categoria, le industrie che, come noi, hanno desiderio di portare alto il nome del Made in Italy e di dotarsi di una identificazione meritata e giusta".