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Esplodenti Sabino, a gennaio partirà l’istruttoria ministeriale per la cassa integrazione

Carla Zinni, vicesindaca Casalbordino: «Siamo più sollevati, proseguiremo impegno per il futuro di azienda e lavoratori»

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Una prima speranza concreta per i lavoratori della Esplodenti Sabino, fermi dal tragico pomeriggio del 13 settembre in cui tre lavoratori sono morti in un’esplosione. Dopo mesi di incertezza economica un primo spiraglio è giunto dalle istituzioni locali: è stato siglato l’accordo tra Regione Abruzzo, Comune di Casalbordino e sindacati per la cassa integrazione. Ne ha dato notizia su Il Centro Paola Calvano dopo averne avuto conferma dalla vicesindaca di Casalbordino Carla Zinni. La sottoscrizione dell’accordo sposta la questione sui tavoli ministeriali, a gennaio partirà l’istruttoria presso il Ministero del Lavoro per l’iter di concessione. Nello stesso mese i lavoratori riceveranno anche gli arretrati da settembre ad oggi.

«In questi giorni di festa, la notizia per la quale siamo riusciti insieme al Presidente Marco Marsilio a far ottenere l'accordo sulla cassa integrazione straordinaria per i dipendenti della Sabino Esplodenti, che dal fermo dell'industria non hanno percepito più stipendi né sostegni, ci fa stare sicuramente più sollevati – ha dichiarato la vicesindaca Zinni - È stato un lavoro di concertazione lungo e non certo facile, ma che ha consentito alle famiglie dei dipendenti della Sabino Esplodenti di avere un necessario sostegno economico».

«Non è finito certamente qui il nostro lavoro – ha aggiunto Carla Zinni - Siamo impegnati per creare un futuro stabile, solido e sicuro, all'azienda ed ai propri lavoratori». 

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