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Vendemmia 2023 in Abruzzo: stime qualitative buone

Nonostante la peronospera il livello si conferma soddisfacente

redazione
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Prosit Group analizza la situazione della vendemmia 2023 in Abruzzo, grazie all’osservatorio privilegiato delle storiche cantine Nestore Bosco, azienda che fa parte del gruppo.  
 
“In Abruzzo, le precipitazioni che si sono verificate a metà maggio, hanno creato l’ambiente favorevole allo sviluppo della peronospora. Le piogge intense e durature hanno permesso al patogeno di portare a termine il periodo di incubazione senza dare la possibilità agli operatori di eseguire alcun tipo di trattamento.” Ha introdotto la situazione abruzzese Luca Camillo Bascelli, enologo della cantina Nestore Bosco.
 
“Hanno poi mostrato più resistenza alla peronospora le cultivar a bacca bianca precoci e alcuni vitigni internazionali, mentre il Montepulciano è stata la cultivar che ne ha risentito di più, questo soprattutto in relazione al momento di germogliamento e quindi al primo trattamento efficace.”  Ad aggiungersi, l’annata 2023 viene ricordata anche per le forti grandinate che hanno colpito vaste aree del territorio chietino e teramano. 

 In riferimento alle previsioni nella produzione di uva, Bascelli prosegue: “Le stime produttive [abruzzesi] sono buone, si tratta di perdite importanti solo nei terreni molto pendenti e biologici, nel quale è stato davvero difficile e rischioso effettuare i trattamenti post piogge infettanti.”

Le uve che verranno vinificate nella cantina di Nestore Bosco hanno mostrato un andamento sicuramente migliore della stima media di produzione regionale. Questo dato dalle buone pratiche agronomiche, dalla buona pianificazione dei trattamenti fitosanitari, seguita da interventi tempestivi al momento del bisogno, dalla ottima esposizione dei vigneti, dal microclima delle tenute e dalla composizione del terreno.”

Infine, per quanto riguarda i territori di Nestore Bosco, conclude l’enologo Bascelli: “Il 2023 sicuramente è stato un anno pieno di disavventure e colpi di scena. Le stime di perdita quantitative sono al di sopra della media regionale, mentre a livello qualitativo le uve presenti nei vigneti potranno soddisfare le aspettative". 

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