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Protesta di quindici sindaci delle aree interne contro la chiusura della SS.81 "Piceno Aprutina"

L'attesa dei lavori di ripristino crea disagi ai cittadini e turisti, ma le richieste dei sindaci restano senza riscontri positivi da Anas

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Prosegue la protesta dei quindici sindaci delle aree interne contro la prolungata chiusura del tratto Casoli –  Guardiagrele SS.81 “Piceno-Aprutina”, ordinata da Anas a causa di una frana, in attesa dei lavori di manutenzione straordinaria per ripristinare il manto stradale.

A partecipare alla protesta sono i  sindaci di Altino, Vincenzo Muratelli, Casoli, Massimo Tiberini, Civitella Messer Raimondo, Danilo D’orazio, Colledimacine, Andrea Schina, Fara San Martino, Antonio Tavani,  Gessopalena, Mario Zulli,  Guardiagrele, Donatello Di Prinzio, Lama dei Peligni, Tiziana De Vitis, Lettopalena, Carolina De Vitis, Montenerodomo, Angelo Piccoli,  Palena, Claudio D’Emilio, Palombaro, Consuelo Di Martino, Roccascalegna, Domenico Giangiordano, Taranta Peligna, Gian Paolo Rosato, e Torricella Peligna, Carmine Ficca.

La chiusura di questa importante arteria, che collega la Valle Aventino a Guardiagrele ed al chietino, sta provocando enormi disagi ai cittadini che sono costretti a imbarcarsi in lunghi viaggi attraverso strade di campagna o prendere l’autostrada A 14 sulla Fondo Valle Sangro per arrivare a Chieti e nel Pescarese. Oltre a ciò, anche chi deve arrivare nell'Aventino, come turisti e villeggianti, si trova ora di fronte a notevoli difficoltà.

Ormai sono più di due mesi che il tratto della SS. 81 è chiuso al traffico veicolare ed i sindaci di sono stufi di aspettare ancora. La stagione estiva è al culmine e si avvicinano molti degli eventi più importanti dell’anno per queste realtà, durante i quali sono previsti consistenti afflussi di turisti da ogni parte della regione e d’Italia. 

Anas, ente gestore della Piceno Aprutina, ha inviato una lettera ai sindaci nella quale afferma di aver avviato le procedure per un rapido intervento di ripristino dell’opera. La società ha evidenziato, però, la necessità di mettere in campo tutte le azioni opportune per assicurare la piena fruibilità e sicurezza per automobilisti e veicoli, prima di riaprire la circolazione. I lavori di prenotazione, secondo quanto riferito dal sindaco di Casoli Tiberini, dovrebbero concludersi entro la prima metà di questo mese. 

Dal canto loro in una missiva di risposta i primi cittadini hanno chiesto la “sospensione immediata del cantiere sulla SS.81 a opera il 16 giugno u.s., la messa in sicurezza per automobilisti e veicoli della strada e la riapertura (eventuale anche a senso unico alternato) della tratta nelle ore notturne almeno per consentire un transito agevole.”

Per ora, da Anas non sembra esser pervenuti riscontri positivi alle richieste dei sindaci, che hanno proclamato una manifestazione per lunedì, 7 agosto 2023, nelle vicinanze del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Casoli, proprio nei pressi dell’incrocio tra la SS.81, la SP95 Casoli-Fara San Martino e la Provinciale Casoli-Ascigno.

“La situazione della viabilità delle zone interne sembra un tema ormai dimenticato da tutti, - affermano i quindici  sindaci - oltre 27.000 abruzzesi escono sempre più dal radar dei servizi primari, persino per quelli essenziali.”

“Vale non solo per le strade,  - proseguono - ma per la sanità, per la banda larga, per ogni tipo di accesso a istruzione, formazione e assistenza, penalizzando inoltre l'unica forma di economia complementare a quella industriale, cioè il turismo e i servizi connessi nelle rinomate aree protette. È ora di ascoltare questo pezzo di provincia fornendo loro una nuova progettualità”.

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