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Tutti nasciamo originali e possiamo non diventare mai fotocopie

Il priore della Basilica Madonna dei Miracoli di Casalbordino ha ricordato il beato Carlo Acutis al termine delle celebrazioni per San Benedetto con il musical “Barcollo ma non crollo”

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San Benedetto da Norcia è Patrono d’Europa, fondatore di uno degli ordini monastici più antichi ed importanti della Chiesa, San Gregorio Magno, nel secondo libro dei Dialoghi, scrisse che fu sconvolto dalla vita dissoluta di Roma e "ritrasse il piede che aveva appena posto sulla soglia del mondo per non precipitare anche lui totalmente nell'immane precipizio”, per D. Guéranger “ha distrutto la schiavitù, insegnata l'agricoltura e salvato infine il deposito delle lettere e delle arti dal naufragio che sembrava inghiottirle senza speranza di salvezza". La Chiesa cattolica lo ricorda oggi.

La Basilica Madonna dei Miracoli è animata da una forte e radicata comunità benedettina, guidata oggi dal priore don Paolo Lemme. San Benedetto è, quindi, un Santo molto caro e venerato a Casalbordino per questo importante legame con la comunità. Ogni anno viene celebrato e tra le feste casalesi dei Santi è ormai consolidata tradizione. Una festa che si conclude in una maniera originale rispetto al classico programma delle festività, a sera lo spazio antistante la Basilica viene animato dalla gioia e dalla bravura di giovani e giovanissimi che – al posto del classico palco da concerto – trasformano l’area in un teatro. 

Barcollo ma non crollo”, il titolo della rappresentazione teatrale di quest’anno, ha visto salire molti piccolissimi (anche per la prima volta) ed ha avuto al centro la storia di una ragazza. Che giunge in una nuova scuola e cerca di legare con i nuovi compagni di classe mantenendo sempre la propria originalità. Dal video iniziale, in cui sono stati rappresentati alcuni momenti della vita quotidiana degli studenti di oggi, si è giunti alla rappresentazione di una lezione di italiano. Nella quale il professore propone un tema ai ragazzi. Mentre scrivono i ragazzi pensano, e gli spettatori hanno potuto ascoltare i loro pensieri, riflettono e si raccontano. E stupiscono il professore, quasi commosso alla lettura dei loro temi, per originalità, sensibilità, profondità. Ogni persona può essere uno scrigno, ogni persona ha una sua originalità, importanza, ricchezza. Lo ha sottolineato alla fine don Paolo ricordando un ragazzo come loro, oggi salito agli onori degli altari, e che in questi giorni è al centro della vita della comunità cattolica vastese: il beato Carlo Acutis. Un ragazzo vivace e generoso, capace di intessere rapporti umani saldi e forti e conquistare i cuori di moltissimi, si racconta che al funerale la madre si stupì e commosse delle tantissime persone che avevano conosciuto Carlo, lo amavano e che lei neanche immaginava il figlio potesse aver conosciuto. Carlo Acutis scrisse una frase, ancora oggi una lezione di vita e una bussola per i devoti e non solo: tutti noi nasciamo originali ma alcuni muoiono fotocopie. Si può rimanere originali tutta la vita, non diventare mai fotocopie, ha sottolineato don Paolo ricordando queste parole del beato Acutis.  

 

 

fonte foto: assessore al turismo Paola Basile 

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