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Reingegnerizzazione della rete ospedaliera abruzzese, via libera dal Ministero

redazione
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Il Tavolo DM70 del Ministero della Salute ha approvato  il piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera abruzzese.

Lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, che ha partecipato alla riunione insieme al direttore del Dipartimento, Claudio D’Amario e al direttore dell’Agenzia sanitaria, Pierluigi Cosenza.

L’organismo tecnico ha dato dunque il via libera allo strumento programmatorio, che si integra con la nuova rete dell’assistenza territoriale già approvata nei mesi scorsi.

“Sono stati mesi di confronto intenso e proficuo con le strutture ministeriali – sottolinea l’assessore – durante i quali abbiamo difeso e motivato le scelte fatte. In un territorio come l’Abruzzo, che ha gli stessi residenti del Comune di Milano, non potevano applicarsi pedissequamente gli stessi parametri di una grande area metropolitana estesa qualche decina di chilometri quadrati, perché non sarebbe stato possibile garantire l’equità nell’accesso ai servizi per tutti i cittadini. E devo dire che i componenti del Tavolo hanno compreso le ragioni alla base di questo piano, che supera sia le previsioni del decreto commissariale 79 del 2016, sia quelle della delibera 824 del 2018, quest’ultima mai assentita dallo stesso tavolo tecnico”.

Tra le novità principali spiccano la riclassificazione del presidio di Sulmona quale Dea di primo livello con il mantenimento del punto nascita, per il quale sarà attivato un progetto sperimentale (da sottoporre alla valutazione del Comitato Percorso Nascita nazionale); quella dei nosocomi di Ortona, Penne e Popoli in ospedali di base sede di pronto soccorso; la classificazione dei Presidi medici h24 di Tagliacozzo, Pescina e Guardiagrele in stabilimenti ospedalieri rispettivamente degli ospedali di Avezzano, L’Aquila e Chieti, in cui ubicare specifici reparti specialistici; il riconoscimento al presidio di Atessa della funzione di ospedale di area disagiata.

La nuova programmazione regionale prevede, tenendo conto dei criteri di efficienza e di complementarietà di discipline in relazione ai bacini di utenza, la seguente classificazione dei presidi:

4 ospedali (L’Aquila, Pescara, Chieti, Teramo) con funzioni hub per le reti tempo dipendenti (rete stroke, politrauma/trauma maggiore, rete emergenze cardiologiche estese);

4 ospedali di primo livello (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto);

6 ospedali di base (Ortona, Popoli, Penne, Atri, Giulianova e Sant’Omero);

2 presidi di area disagiata, sedi di pronto soccorso (Castel di Sangro e Atessa).

Il Tavolo ha inoltre validato il cronoprogramma proposto dalla Regione per provvedere, entro 36 mesi, all’individuazione dei Dea di secondo livello.

 

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