Settembre è il mese della ripartenza, della fine del riposo e delle vacanze e della riapertura di uffici, attività, luoghi di lavoro. E, ovviamente, anche delle scuole. Il calendario scolastico della Regione Abruzzo ha previsto l’inizio dell’anno scolastico 2022/2023 il 12 settembre.
L’autonomia scolastica permette una elasticità rispetto ai calendari regionali e ogni istituto può scegliere di anticipare, così come di modulare diversamente ponti e vacanze. Unici paletti fissi da rispettare: finire l’anno scolastico nella data imposta a livello regionale e rispettare il numero minimo di giorni di lezioni fissato dalla legislazione. I due istituti superiori presenti a Francavilla al Mare hanno deciso, congiuntamente, di anticipare rispetto alla data del 12 settembre. Per gli alunni e le alunne dell’Istituto Comprensivo Masci e dell’Istituto Comprensivo Michetti la prima campanella suonerà il 9 settembre. L’asilo nido comunale di via dei Piceni riaprirà i battenti, invece, già da domani. Il trasporto scolastico ripartirà dal 19 settembre e la mensa ad ottobre.
L’Istituto Comprensivo Masci riunisce le scuole dell’infanzia di contrada Fontechiaro e Alento in via Monte Amaro, le scuole primarie di contrada Pretaro, via Salita San Franco e contrada Cetti Castagne e le scuole secondarie di primo grado di via Zara e la succursale Asterope di via Monte Amaro. L’Istituto Comprensivo F. P. Michetti riunisce le scuole dell’infanzia Foro, Michetti e Piane, le scuole primarie di Statale Alento, D’Annunzio e Foro e la scuola secondaria di primo grado Michetti.
Comincia un nuovo anno scolastico tra entusiasmo, voglia di ritrovarsi e – come soprattutto negli ultimi due anni segnati dalla pandemia – con incertezze e timori. Alla gestione della pandemia, non è ancora giunto a sintesi il dibattito sull’uso delle mascherine e sui protocolli, si aggiungono le preoccupazioni per l’aumento dei costi – il Codacons ha lanciato l’allarme sulla “stangata” in arrivo per le famiglie – dovuti soprattutto ai prezzi dell’energia (che stanno portando a riflettere addirittura sulla possibilità di concludere le lezioni ovunque il venerdì) e alla disponibilità del personale docente ed ATA. Alle croniche carenze si aggiunge un altro fattore rispetto ai due anni scolastici precedenti: con la fine dell’emergenza covid stabilita dal governo in primavera non sarà più a disposizione il personale supplementare previsto a potenziamento delle piante organiche per le esigenze dovute alla gestione delle conseguenze della pandemia nell’ambiente scolastico.