L’albero di Natale donato al Papa dalla comunità di Rosello svetta al centro di piazza San Pietro, i doni sono stati ufficialmente presentati e sono ora visibili a tutti. La cerimonia per l’accensione dell’albero di Natale e di svelamento del presepe si è tenuta ieri con il cardinale Fernando Vérgez Alzaga e suor Raffaella Petrini, rispettivamente presidente e segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
All'accensione dell'albero di Natale hanno partecipato il vescovo di Trivento monsignor Claudio Palumbo e il sindaco di Rosello Alessio Monaco. Il maestoso abete bianco – sottolinea un comunicato della Sala Stampa vaticana - è stato decorato con addobbi preparati dai ragazzi della struttura residenziale riabilitativa psichiatrica “Quadrifoglio”, in collaborazione con i nonni del Centro di accoglienza anziani “Sant'Antonio” di Borrello e gli alunni delle scuole di Pizzoferrato, Quadri e Villa Santa Maria.
Ieri mattina le delegazioni sono state ricevute da Papa Francesco in udienza, riporta sempre la Sala Stampa vaticana, per la presentazione ufficiale dei doni. “Il Papa ci ha ringraziati e citati pubblicamente a inizio udienza, spendendo dal microfono alcune parole sulla nostra comunità” e “prima di lui lo stesso ha fatto il Vescovo di Trivento, raccontando con viva passione - a un attento Francesco - dei nostri addobbi e della storia da cui nascono, di Rosello e dei suoi boschi, della casa di riposo di Borrello e delle scuole del territorio con cui abbiamo collaborato e che formano il tessuto sociale in cui viviamo - ha raccontato Mirko Pagliai della “Quadrifoglio” presente con la delegazione di Rosello - al termine dell'udienza si è avvicinato e si è fermato ad ascoltare i presenti” e “abbiamo vissuto la gioia di scambiare con lui alcune brevi considerazioni (in difesa dei fragili e contro lo stigma sociale) e abbiamo consegnato - direttamente nelle sue mani” un’opera “realizzata dai ragazzi nel laboratorio di fonderia” di cui “il Papa, curioso, ha chiesto quale storia raccontasse”. In conclusione del breve incontro, racconta ancora Pagliai, il Papa ha donato “un sorriso per i ragazzi, stretto le mani di alcuni di noi e ci ha piacevolmente salutati con lo stesso saluto che chiudeva la lettera che gli avevamo fatto consegnare: oggi è il tempo del coraggio”.
È stata una “giornata di riflessione per dare inizio alle festività, all'insegna del dono della partecipazione e della condivisione” ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che ha riportato il percorso e la provenienza dei doni al Papa: “le decorazioni che addobbano l’abete, dell’età di 62 anni e dell’altezza di 26 metri e che proviene precisamente dal borgo di Rosello in provincia di Chieti, sono realizzate dagli alunni di alcune scuole abruzzesi, dai nonni della casa di riposo Sant'Antonio di Borrello e dagli ospiti della struttura psichiatrica riabilitativa Quadrifoglio, la stessa che utilizzerà, in seguito, il legno dell’abete per scopi di beneficenza”. Durante l’udienza di presentazione dei doni a Papa Francesco, ha sottolineato sempre Marsilio, è stato presente l’assessore Guido Quintino Liris in rappresentanza della Regione Abruzzo, il sindaco di Rosello Alessio Monaco e il sindaco di Palena Claudio D’Emilio.