Tra il 2022 e il 2023 tra le province della Penisola che hanno aumentato il valore aggiunto prodotto spiccano quelle abruzzesi che si assestano ai vertici della classifica italiana. I dati emergono dall’analisi del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere in merito al valore aggiunto provinciale del 2023 – che tiene conto dell’ultima revisione dell’Istat di settembre scorso.
Chieti è al primo posto in Italia con una crescita del valore aggiunto pari al 7.85%, mentre le province di Pescara e Teramo raggiungono il quinto e il settimo posto con un aumento rispettivamente del 7,76 e del 7,56%.
“Sono dati importanti quelli registrati dall’Istituto Tagliacarne che confermano lo stato di buona salute dell’Abruzzo. Dati che si aggiungono all’analisi sulle esportazioni, rese note proprio ieri, che hanno confermato che anche nel secondo trimestre del 2024 prosegue la crescita dell’export dei distretti abruzzesi (+7%) e il bilancio complessivo dei primi sei mesi dell’anno fa registrare un progresso sui mercati esteri di 37 milioni di euro, arrivando a sfiorare i 400 milioni, il 10,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
Un momento felice per l’economia regionale che era già stato confermato la scorsa settimana dal Centro studi di Confcommercio, che aveva evidenziato che l’Abruzzo, insieme al Lazio, è una delle regioni che più è cresciuta in Italia, con un Pil pari all’1,7%, il doppio della media nazionale. Come Regione, attraverso interventi diretti, attraverso il supporto alle attività della Zes, e utilizzando ogni strumento utile siamo al fianco delle aziende per programmare tutto ciò che può essere utile allo sviluppo dell’intero territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.