Sono stati presentati nella Riserva naturale regionale "Grotta delle farfalle", a Rocca San Giovanni, i risultati del Piano triennale (2023-2025) di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale presenti nell'area naturale che interessa i territori di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino. A illustrare la relazione alla stampa sono stati Fabio Caravaggio, sindaco Comune di Rocca San Giovanni, Erminio Verì, vice sindaco Comune di Rocca San Giovanni, Emiliano Bozzelli, sindaco San Vito Chietino, Fabio De Marinis, biologo e tecnico faunistico, e Antonio Miri, comandante Polizia provinciale.
Il censimento, contenuto nel Piano attuale, che segna una continuità rispetto a quello precedente scaduto a dicembre 2022, ha fatto registrare una diminuzione di capi censiti che nel 2024 sono 96 rispetto ai 122 animali censiti nel 2023, ai 236 del 2022 e ai 257 del 2021. Dati che sottolineano come la popolazione di cinghiale della Riserva sta diminuendo per effetto del Piano di controllo. La riduzione è avvenuta con la tecnica dell'abbattimento selettivo da postazioni fisse, con carabina dotata di ottica di mira e munizioni atossiche. Nel corso delle 18 uscite effettuate da giugno 2023 a maggio 2024, sono stati abbattuti complessivamente 25 cinghiali i quali, se sommati ai 198 abbattuti negli anni precedenti, fanno un totale di 223 cinghiali in meno dall'inizio delle attività di controllo, che porta la data del 3 giugno 2020. Gli interventi, inoltre, hanno ridotto i danni alle coltivazioni, limitato il numero degli incidenti stradali e preservato l'aspetto naturalistico nei 500 ettari di Riserva coinvolti dal progetto.
I metodi ecologici utilizzati negli ultimi due anni all'interno dell'area protetta sono stati le recinzioni elettrificate a protezione di colture di medio e piccole dimensioni, nonché il controllo dell'assenza di risorse trofiche aggiuntive nei pressi della Riserva in grado di attirare i selvatici.
"Dopo il bilancio positivo ottenuto con il Piano triennale 2020-2022 di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale nella Riserva naturale regionale Grotta delle Farfalle, nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino – spiega il sindaco di Rocca San Giovanni, Fabio Caravaggio - abbiamo voluto replicare lo strumento anche per il triennio 2023-2025 con risultati ancor più soddisfacenti. I risultati scientifici, nonché i dati statici, stanno dimostrando come le azioni messe in campo sono in grado di tutelare il lavoro dei nostri agricoltori, proteggendone i raccolti e preservando le colture. Per questo ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per l'attuazione del Piano a partire dal dott. De Marinis, fino al Comandante Miri, ai selecontrollori e ai cittadini che prontamente hanno segnalato la presenza di ungulati sul territorio. Per il prossimo anno abbiamo in programma di utilizzare anche metodi alternativi di contenimento dei cinghiali attraverso recinti e chiusini. Vogliamo fare tutto il possibile per salvaguardare le nostre bellezze e le nostre attività economiche".
"Il fatto che il nostro Piano pluriennale di controllo del cinghiale in Riserva sia entrato in un progetto nazionale guidato dall'Istituto zooprofilattico di Teramo e finanziato dalla Regione Abruzzo, a cui aderiscono anche Ispra e università di Ferrara e – aggiunge il sindaco di San Vito Chietino, Emiliano Bozzelli - conferma innanzitutto la rilevanza dei risultati ottenuti in questi anni da un'iniziativa d'avanguardia, ma anche la concretezza delle amministrazioni comunali di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino, impegnatesi effettivamente a tutela dell'agricoltura e della sicurezza stradale, con una drastica riduzione dei danni. Conferma, infine, l'importanza di una leale collaborazione tra le istituzioni, in questo caso tra due Comuni limitrofi e la Polizia provinciale, per il raggiungimento di obiettivi comuni".