Teletrasportarsi in un saloon del far west nel 1850, tra cowboy poco raccomandabili, cavalli, pistole e whisky. E' quanto promette il singolo natalizio di Arnaldo Furioso che per l'occasione duetta con il poliedrico attore e regista Milo Vallone (Vita da Carlo, Supersex, Il Paradiso delle signore, Nemici di Maria, Premio Flaiano, etc). Arrangiato esclusivamente con strumenti pre-1900, il brano è un country veloce e coinvolgente. Il testo, che si diverte a sfidare le regole grammaticali – e con la scusa ce le ricorda – è una dichiarazione di guerra contro il linguaggio quando è usato come arma di controllo, persuasione e manipolazione. Come un revolver nelle mani di uno sceriffo, appunto.
“La vita è dura se sei minuscolo anche dopo il punto e i perche che dentro di me sento non hanno mai risposta anche se scritti con l'accento” Il videoclip di 'Odio la consecutio temporum', in perfetto stile spaghetti western e diretto dallo stesso Milo Vallone, è stato girato sul colle che domina la spettacolare valle del fiume Tirino, incorniciata dai suggestivi monti della Majella, nel comune di Capestrano. Il brano, in uscita venerdì 13 dicembre, è il quarto estratto dalla collezione “Canzoni contro le leggi del cosmo”, il progetto musicale di Arnaldo Furioso già avviato con i precedenti singoli "Amore Quantico", "Copriti chè ho freddo" e "Libero Dal..".