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Il ristorante di Niko Romito premiato tra i migliori al mondo

Il prestigioso riconoscimento per Il Reale di Castel di Sangro dal World's 50 Best Restaurant

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L’Abruzzo è terra di grandi ricchezze e tradizioni, in cui si intrecciano storia e radici popolari con eccellenze in tanti campi. Tra queste sicuramente spicca la gastronomia e la ricca cucina, ogni territorio, ogni comune, ha dolci e piatti tipici. Da questa tradizione nascono e crescono punte di diamante che riescono ad affermarsi a livello nazionale ed internazionale. Tra loro sicuramente Niko Romito, chef rinomato in Italia e nel mondo, che in questi giorni ha ricevuto un nuovo prestigioso riconoscimento internazionale per il suo ristorante, Il Reale di Castel di Sangro. Giunto sedicesimo nella classifica  World's 50 Best Restaurant, secondo tra i soli cinque italiani premiati. 

È  dal 2000 che Romito sintetizza i sapori della tradizione riuscendo a incantare proprio tutti, dai palati più raffinati a quelli veraci, grazie alla sua autenticità e ricercatezza.  Cuoco autodidatta, profondamente legato al suo Abruzzo, la prima volta che è entrato in cucina lo ha fatto per necessità, e non pensava che sarebbe diventata la sua vita. All'epoca studiava per diventare un broker finanziario. Ma quando il padre, che aveva da poco trasformato la pasticceria di famiglia in una trattoria, si ammala, ritorna a casa insieme alla sorella Cristina.

Fu così che Niko e Cristina hanno ereditato il locale di famiglia e si sono appassionati alla cucina. Pur non avendo nessuna esperienza nel settore, Niko ha sviluppato in poco tempo tecnica e talento; e nel 2007 (dopo 7 anni dal rilevamento del Reale) vince la prima stella Michelin. Poi ne vince altre 2 (3, se contiamo quella del 2018 per la "succursale" di Milano), nel 2009 e nel 2014.

La filosofia di Romito si esplica nel concetto di purezza. "I miei piatti non sono saporiti nonostante siano leggeri, ma sono saporiti proprio perché sono leggeri. La mia cucina è come una lente che permette di percepire in modo chiaro la materia prima, e mette a fuoco ciò che pesavamo di vedere ma che in realtà era sfocato". La purezza per lo chef si raggiunge usando materie prime a km 0, tipiche dei nostri piatti abruzzesi, e cercare di dar loro giustizia eliminando tutto ciò che è superfluo per far esaltare il sapore primordiale, la vera essenza del gusto.

La purezza che cerca Romito è strettamente legata all'Abruzzo, a quell'autenticità che ancora troviamo nei paesini di bosco e di montagna. "Ho la fortuna di vivere in Abruzzo" scrive lo chef sul suo sito web "circondato dalla natura, dove la biodiversità è incredibile. Ho accesso a prodotti straordinari come il grano della varietà Solina. È  stato proprio per ridare valore a questa varietà all'epoca diventata rara che ho iniziato il mio lavoro sul pane. Ma non solo: queste montagne, la pace che trasmettono e l'isolamento che comportano mi hanno permesso di concentrarmi maggiormente e di acquisire consapevolezza del mio percorso".

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