Rita Levi Montalcini, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986: a 10 anni dalla scomparsa di questa grande donna anche il teatro vuole celebrarne il genio e l'eredità con lo spettacolo "Rita, un genio con lo zucchero filato in testa” di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino, che ne cura anche la regia, prodotto da Uao Spettacoli.
Proprio nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio, sarà il Teatro Marrucino di Chieti ad ospitare ben tre appuntamenti con l'omaggio alla Montalcini; grazie anche al lavoro della responsabile per le scuole Monica Desiderio ci saranno due matinée, ed un appuntamento serale invece alle ore 21. La giornata gode del Patrocinio del Comune di Chieti. Ai matinèe parteciperanno l'Istituto Tecnico Industriale Luigi Di Savoia di Chieti con l'impegno della Dirigente Grazia Angeloni, il Convitto Nazionale G.B.Vico con la Prof Paola Di Renzo ed i due indirizzi ossia il Liceo Classico ed il Liceo Artistico Nicola da Guardiagrele, e l'Istituto Comprensivo di Spoltore (Scuola Media) con la Professoressa Maria Teresa Forti.
Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, si ritrova a scrivere uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente. Nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata.
La scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.
La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po' per volta ad intrecciarsi a quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte, le cui note sono accarezzate da eleganti movimenti coreografici.
"Sono emozionata - spiega Valentina Olla - perché è un progetto che mi ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; successivamente mi sono accorta che la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano che volevo e voglio raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini ed io mi sento di riassumere quanto ho imparato dalla vita di una ragazza di 103 anni. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Mi sento di dire che Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti".
L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata, attraversano 100 anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche. Ed è proprio da questo incontro di fantasia che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.
"Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata, dalle istituzioni ai dirigenti scolastici, agli sponsor e non solo; sicuramente i ragazzi porteranno a casa una significativa esperienza, un vero e proprio confronto con la storia vissuto in modo empatico con un grande personaggio qual è Rita Levi Montalcini, che anche i più giovani conoscono. Spero che i ragazzi escano con la curiosità che ha sempre distinto questo grande personaggio".
Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.
E' possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo delle ore 21.00 su www.ciaotickets.com o chiamando i numeri 333.5001699.