Nella nottata di venerdì ad Atessa una lite tra marito e moglie è finita con l’arresto e l’allontanamento dal tetto coniugale dell’uomo, G.N. di 26 anni, e un carabiniere medicato all’ospedale civile “Renzetti” di Lanciano.
All’incirca verso la mezzanotte un carabiniere della stazione locale di Archi, residente in una contrada del comune atessano, sente provenire delle urla dalla casa prospicente alla propria.
Una volta allertati i colleghi in servizio del Nucleo Operativo e radiomobile, coordinati dal Capitano Federico Ciancio, decide di intervenire in prima persona per provare a sedare la lite, chiamato in causa proprio dalla donna che stava litigando con il coniuge.
Il marito, appena resosi conto della presenza del militare in borghese, si accanito contro di lui colpendolo con calci, pugni e morsi. Nel frattempo, sul posto sono intervenuti una pattuglia del 112 e il personale della stazione di Archi che riuscivano a procedere all’arresto dell’uomo.
Il carabiniere fuori servizio, intervenuto per primo allo scopo di smorzare il litigio, è dovuto ricorrere alle cure dei medici del nosocomio lancianese con una prognosi di 15 giorni a causa di varie contusioni ed escoriazioni.
Ieri mattina il giudice del Tribunale di Lanciano, dottor Massimo Canosa, ha convalidato l’arresto del ventiseienne con il divieto di avvicinamento al carabiniere ed ai suoi familiari nonché l’allontanamento dal proprio domicilio e dalla moglie.