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«È un atto ignobile», furto del defibrillatore allo Stadio di Casalbordino

La denuncia dal presidente della Protezione Civile “Madonna dell’Assunta” Tommaso Bucciarelli

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Roma-Udinese, intorno al 73° Ndicka si accascia a terra. Partita sospesa e poi interrotta nella preoccupazione generale. La situazione del difensore giallorosso nelle ore successive appare abbastanza rassicurante ma, nei concitati minuti dell’incontro, il pensiero è corso subito a tragici precedenti. La storia del calcio italiano ci riporta vicende di malori in campo che hanno avuto tragici esiti da Renato Curi a Piermario Morosini. Dopo il malore fatale per il centrocampista del Livorno è stato stabilito che in ogni stadio deve essere presente un defibrillatore. 

Nelle stesse ore di Roma-Udinese la Casalbordino del calcio era in festa per la promozione del Real Casale. La partita di serie A è stata completata il 25 aprile, tre giorni dopo lo stadio casalese ha ospitato un nuovo incontro. Al termine del quale è scomparso il defibrillatore della Protezione Civile, utilizzato durante la stagione allo stadio e l’estate per il soccorso medico sul lungomare. «Non sappiamo ancora cosa sia successo a fine gara , sicuramente è un atto ignobile» la denuncia del presidente della Protezione Civile “Madonna dell’Assunta” Tommaso Bucciarelli che ha informato le società della sparizione del prezioso strumento di soccorso e oggi si recherà nella Caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia.

«È un attrezzo con il quale non possono farci nulla perché è registrato al 118 ed un eventuale utilizzo sarà subito identificato – ha concluso il comunicato pubblicato ieri sera Bucciarelli - chi sa qualcosa mi potrà contattare». 

    

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