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Scheda rosa per la Camera e gialla per il senato: istruzioni per il voto

Anche i giovani con meno di 25 anni voteranno per il Senato

Redazione
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Domenica 25 settembre si vota. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle 23.00. Anche i giovani con meno di 25 anni voteranno per il Senato, perché è venuto meno il limite di età. Pertanto, tutti gli elettori riceveranno due schede: una rosa, per la Camera, ed una gialla per il Senato.

L'Italia è suddivisa in 146 collegi uninominali per eleggere i membri della Camera dei deputati e 67 collegi uninominali per l’elezione del Senato della Repubblica. In più abbiamo i collegi plurinominali (49 per la Camera, 26 per il Senato) che servono per l'assegnazione proporzionale dei seggi. Il sistema elettorale, infatti, è misto (maggioritario più proporzionale). Con l’ultima riforma della Costituzione, sono è stato ridotto il numero dei parlamentari, si eleggono 400 deputati e 200 senatori.

Le schede che ciascun elettore riceverà includono i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il simbolo di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. Accanto ai contrassegni delle liste sono indicati anche i nomi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.

L'elettore deve tracciare una croce sul rettangolo che contiene il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. In questo modo il voto vale sia per il candidato nel collegio uninominale che per la lista nel collegio plurinominale. Se il segno è tracciato solo sul nome del candidato nell'uninominale, è comunque valido anche per la lista collegata (se le liste sono più di una il voto è ripartito tra le varie liste). Se la croce viene apposta solo sul simbolo vale anche per il candidato uninominale collegato. Attenzione, il voto disgiunto non è ammesso: in altre parole non si può scegliere un candidato nel collegio uninominale e una lista che non sia ad esso collegato. Qualora dovesse optare per questa soluzione il voto sarà nullo.

Come sempre per andare a votare bisogna portare con sé il documento di identità (va bene anche se scaduto) e la tessera elettorale del proprio comune di residenza. Se gli spazi dei timbri sono esauriti occorre farsi dare dal Comune una nuova tessera. Si raccomanda di farlo per tempo senza aspettare l'ultimo momento, anche se gli uffici comunali preposti a tale scopo rimarranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

Il voto in un Comune diverso da quello della propria residenza è consentito solo ad alcune persone: ricoverati in ospedale e/o case di cura, militari, naviganti, componenti dell'Ufficio elettorale di sezione e le forze dell'ordine, rappresentanti di lista designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria residenza.

Chi per motivi di studio o di lavoro si trovi all'estero può chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Ma in questo caso oltre alle schede bisognerà spedire al Consolato competente il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse.

Gli elettori che abbiano disabilità gravi e non possano votare da soli potranno farsi aiutare da un assistente, ma in questi casi occorre un codice speciale apposto sulla tessera elettorale che attesti la particolare condizione in cui si trovano.

Chi dovesse rendersi conto di aver sbagliato nell'esprimere il proprio voto può farlo presente al presidente di seggio e avere una nuova scheda, con cui esprimere nuovamente il proprio voto. Il presidente gli consegnerà una nuova scheda inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate. Il tutto, ovviamente, verrà messo a verbale.

 

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