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Sciopero generale, grande soddisfazione dei sindacati per la manifestazione regionale abruzzese

redazione
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Ad aprire la manifestazione generale abruzzese per lo sciopero proclamato da Cgil e Uil è stato il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri. Al grido di “Adesso basta!”, slogan nazionale della mobilitazione, la manifestazione, cui hanno partecipato delegati e studenti con le loro testimonianze, è andata avanti tra interventi, striscioni e cori.

I sindacati chiedono, in particolare, di “alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani”. Un evento, è stato spiegato, “a sostegno di un'altra politica economica, sociale e contrattuale, che non è solo possibile, ma necessaria e urgente”. Le conclusioni sono state affidate a Ivana Veronese, segretaria nazionale Uil.

“Questa piazza è bellissima. Oggi – ha detto Ranieri nel suo intervento - stanno scioperando le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, contro questa legge di bilancio che è contro i lavoratori dipendenti, contro i disoccupati, contro le persone fragili, contro i pensionati. Questa piazza enorme è anche la risposta dei lavoratori al ministro Salvini che vorrebbe stabilire quando gli scioperi sono validi, mentre il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione. Con questo sciopero vogliamo indicare che un altro Paese è possibile, che un altro modello di sviluppo è possibile. Vogliamo chiedere rispetto per le lavoratrici e i lavoratori, per quelli che lo sono stati (le pensionate ed i pensionati), per quelli che oggi lavorano e per i disoccupati, per i lavoratori di domani, per gli studenti, che protestano con noi per un futuro migliore”.

“Le lavoratrici e i lavoratori sanno bene di far parte di una storia comune, ben conoscono l’importanza dello stare insieme e della lotta per difendere i diritti. Questo è il sindacato e questo è il patrimonio della classe lavoratrice, un patrimonio di valori da non disperdere, anzi, da rigenerare perché questa è la parte sana del Paese, questa è la parte giusta. E allora – ha concluso il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise – non ci fermeremo, uniti nella lotta per riconquistare i nostri diritti”.

Manca completamente l'attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, l'Abruzzo è una regione particolarmente esposta a incidenti, spesso anche mortali, sul posto del lavoro – da inizio 2023 sono 27 i lavoratori che hanno perso la vita – e questo significa che è necessario intervenire con politiche di sostegno e investimento per la cultura della sicurezza sul lavoro.  La Legge di bilancio disattende le richieste del sindacato su previdenza e pensioni per una riforma strutturale del sistema previdenziale che vada incontro alle nuove generazioni, che entrano nel mondo del lavoro e che non hanno certezza di avere domani una pensione pubblica. Sulle pensioni la legge disattende la nostra richiesta e inoltre peggiora la situazione: pur mantenendo quota 103, la rende totalmente contributiva vanificando il fatto che chi vuole accedere alla pensione con quota 103, viene fortemente penalizzato; inoltre viene peggiorata l'Opzione donna e cancellata l'Ape sociale. La manovra poi taglia altri 350milioni di euro destinati all'alta velocità e alta capacità (av/ac) sulla linea ferroviaria adriatica e il silenzio da parte governo regionale è imbarazzante. Per queste e molte altre ragioni scendiamo in piazza per chiedere al Governo di modificare radicalmente la Legge di bilancio e chiedere alle forze politiche in Parlamento di aiutarci a sostenere la nostra posizione e di mettere in campo questioni che siano una risposta vera, concreta e reale a quella parte del Paese che soffre di più".  Michele Lombardo, segretario Uil Abruzzo

"La mobilitazione di Cgil e Uil è giusta e significativa": lo dichiara Luciano D'Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l'Abruzzo, che ha partecipato a Lanciano alla manifestazione organizzata dai sindacati.  D'Amico spiega: "Esserci oggi significa naturalmente e in primo luogo condividere le motivazioni della protesta. E' necessario uno sforzo maggiore nel segno dell'equità, per rispondere ai bisogni crescenti di protezione sociale e servizi migliori: istruzione, sanità, sostegno ai redditi. Per giunta in una fase in cui il progetto della cosiddetta autonomia differenziata desta in questi ambiti preoccupazione, nel Mezzogiorno e naturalmente anche in Abruzzo. Dobbiamo combatterne gli effetti distorsivi e regressivi in termini di disgregazione sociale. La partecipazione alla manifestazione è anche l'opportunità per evidenziare la vicinanza ai sindacati e riconoscerne il ruolo e l'imprescindibile funzione di rappresentanza. Va fatto tutto lo sforzo possibile per valorizzarli".

"Condividiamo le ragioni e la piattaforma della mobilitazione della Cgil e della Uil, sono con loro a sottolinearlo": lo dichiara il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico, che partecipa a Lanciano a una della manifestazioni organizzate dai sindacati.  Fina prosegue: "È importante ribadire che la manovra economica che il governo sta predisponendo, peraltro con il proposito di bloccare ogni tipo di interlocuzione con il Parlamento, è il nuovo capitolo di un'impostazione che ignora totalmente le esigenze delle cittadine e dei cittadini più vulnerabili, che non si cura della necessità che nel nostro Paese si tutelino e garantiscano parità di accesso ai servizi e alle opportunità. Il Mezzogiorno, Abruzzo compreso, è in generale l'area più penalizzata. Deve essere chiaro che politiche economiche e sociali di segno opposto, più eque, a cominciare da scuola, sanità, sostegno ai redditi, sono possibili: sono il governo e la maggioranza che hanno scelto di andare in un'altra direzione". 

 

 

 

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