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Napolitano e l’Abruzzo, un forte legame nato dopo il terremoto

Visitò L’Aquila la prima volta nei giorni successivi al sisma e partecipò ai funerali di Stato

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Giorgio Napolitano fu eletto Presidente della Repubblica nel 2006 e si dimise nel 2015, l’anno dopo ci fu la tragedia di Rigopiano, tre anni dopo la sua salita al Colle il terremoto che devastò L’Aquila e la sua provincia del 6 aprile 2009. 

«Il 2009 è stato drammatico per la nostra terra e, da sindaco del Comune di Villa Sant’Angelo – ha dichiarato ieri sera il sindaco del capoluogo abruzzese Pierluigi Biondi appena giunta la notizia della scomparsa del Presidente della Repubblica emerito  - ho vissuto in prima persona la convinta e commossa partecipazione del Presidente Napolitano, protesa a condividere lo sgomento della popolazione e a confortarla con saggezza e grande sensibilità». 

La prima visita di Napolitano nelle zone terremotate avvenne il 9 aprile, tre giorni dopo la terribile scossa, con la visita alla Casa dello Studente, alle tendopoli di Onna e San Demetrio e al Direzione di Comando e Controllo dell’emergenza (DI.COMA.C.). Il giorno successivo l’allora Capo dello Stato partecipò ai funerali di Stato delle vittime insieme ai Presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini. 

Napolitano in veste di Presidente della Repubblica tornò successivamente in Abruzzo. Nel 2013 visitò Onna, nel 2011 incontrò i familiari di alcune delle vittime, l’anno dopo visitò la Caserma della Guardia di Finanza a Coppito per partecipare alla cerimonia in occasione del 238° anniversario della fondazione delle “Fiamme Gialle”. Con lui c’era anche l’allora Presidente del Consiglio Mario Monti. 

 

Fonte foto: archivio Quirinale 

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