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Devastante sisma in Marocco, oltre 600 vittime

Terremoto più devastante dal 1960, quando furono migliaia le vittime

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Erano passati alcuni minuti, undici secondo le stime dell’Ingv, dalla mezzanotte quando il silenzio notturno è stato squarciato dal boato di una devastante scossa di terremoto in Marocco. Nuovamente perché alle 23.11 è stata preceduta da una prima forte scossa di terremoto, riportata dalle agenzie stampa anche in Italia, ed un’altra esattamente un’ora prima. 6.8 la magnitudo riportata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano della scossa più forte. 0.5 più del sisma che colpì l’Abruzzo il 6 aprile 2009 e, per una scala esponenziale e non lineare, è un dato che angoscia e rende la portata devastante di quanto accaduto stanotte. 

Le notizie dal Marocco stanno arrivando in rapida successione, sempre più drammatiche. All’alba di oggi l’Adn Kronos, lancio di agenzia ripubblicato nella nostra sezione Notizie, riportava la notizia di quasi 300 morti. Due ore dopo il bilancio già segna un numero di vittime più che raddoppiato.  

L'epicentro individuato ai piedi dell'Atlante, nella provincia di Al Haouz, probabilmente nel centro di Ighil, ad una profondità di 8 chilometri, a poco più di 70 chilometri da Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi, che sono però sembrati molti di più. 
    Paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico 'Café de France'. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.

Questo è stato il primo lancio di agenzia dell’Ansa alle 4.45 che riportava «Numerosi i feriti, ma per il momento nessuna vittima». Purtroppo così non è stato e, alle prime luci dell’alba di oggi, è giunta la notizia della prima stima di 296 vittime. Un bilancio che sta salendo di ora in ora. Poco dopo le 9 l’edizione online di Avvenire ha riportato che «il primo comunicato delle autorità, del Ministero dell’Interno, che racconta di 632 vittime, decine di dispersi e oltre 3000 feriti solo negli ospedali, molti dei quali gravi. Ma ci sono persone irraggiungibili nei villaggi e ancora persone sotto le macerie. e il bilancio tristemente è destinato a salire». 

Il sisma di stanotte è il più forte in Marocco dal 1960 quando una scossa di magnitudo 5.8 colpì Agadir, distruggendola e causando migliaia di morti. 

 

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