Si è svolto, presso il Teatro Comunale di Casoli, un incontro pubblico dal titolo "Lupo e Uomo: insieme si può". La manifestazione, organizzata dall'Amministrazione Comunale di Casoli in collaborazione con la Riserva regionale naturale "Lago di Serranella" e il WWF Abruzzo, ha raccolto esperti, ricercatori e cittadini per affrontare il tema della convivenza tra l'uomo e il lupo, dopo gli ultimi episodi di avvistamento e predazione ai danni del bestiame avvenuti nel territorio
Hanno preso parte all’incontro lo zoologo Marco Antonelli del WWF Italia, i ricercatori Francesca Trenta e Andrea Gallizia del Centro Studi per l'Ecologia e la Biodiversità degli Appennini. Questo evento è nato dalla volontà dell'Amministrazione Comunale di Casoli di fornire informazioni cruciali a cittadini e allevatori su come affrontare la presenza del lupo sul territorio.
Gli esperti presenti, basandosi su esperienze e ricerche decennali, hanno illustrato modelli efficaci di difesa delle greggi, che includono una gestione oculata delle stesse, l'impiego di cani da guardiania e l'utilizzo di recinti elettrificati. Questi modelli, già ampiamente collaudati, hanno dimostrato risultati eccezionali con la riduzione delle predazioni sul bestiame.
Durante l’incontro è stato distribuito materiale informativo contenente le regole base di comportamento per i cittadini nelle zone dove è attestata la presenza del lupo. L'evento ha fornito una piattaforma di confronto e dialogo costruttivo tra esperti, cittadini e allevatori.
Non sono mancate fasi concitate e caotiche nel corso dell’evento, dovute ad alcuni allevatori del posto, ma anche esterni alla comunità locale, che hanno cercato di sollevato obiezioni e polemiche. Più volte i relatori sono stati interrotti con vemenza , per opporre le proprie ragione. Alla fine, sono dovute intervenire le Forze dell'Ordine presenti in sala per riportare la calma.
“Siamo soddisfatti dell’incontro e bene ha fatto l’Amministrazione Comunale di Casoli a promuoverlo”, ha commentato Andrea Natale, coordinatore dell’Istituto Abruzzese per le Aree Protette che gestisce varie riserve regionali, tra cui anche quella del Lago di Serranella.
“Da parte nostra, insieme al WWF Abruzzo, - continua Natale - insisteremo nei percorsi che abbiamo già in atto nelle Oasi, poiché riteniamo che il confronto con tutti i portatori di interesse sia fondamentale, a condizione che avvenga con un atteggiamento finalizzato ad individuare e applicare soluzioni fattibili, come per esempio ad Atri, e non a polemizzare. Per noi è auspicabile che tutte le aree protette presenti in regione – sia parchi nazionali che riserve regionali – intensifichino i momenti di incontro e confronto con gli allevatori e gli agricoltori che operano su questi territori. Sarebbe utile che tutte le aree protette, che già tanto fanno nelle loro varie realtà, operassero in maniera anche coordinata al fine di fornire le giuste informazioni e le corrette indicazioni su tutti i territori, aiutando così gli allevatori e gli agricoltori da un lato e la fauna dall’altro”.