La Trigano Van, società produttrice di camper con uno stabilimento in Val di Sangro, continua la sua crescita economica nonostante un rallentamento della produzione dovuto alla mancanza di materiali in questo anno.
Da un incontro, tenutosi ieri presso la sede di Confindustria a Mozzagrogna tra la dirigenza aziendale e la Fiom Cgil di Chieti con le Rsu degli stabilimenti, emergono dati conformanti per l’economia territoriale e i lavoratori dell’azienda.
L’ultima stagione, C23, ha visto il mancato raggiungimento della produzione inizialmente stimata a causa del difficile reperimento dei materiali; la questione, tra l’altro, ha coinvolto tutto il settore automobilistico in Italia e in Europa. Nonostante ciò, è stata registrata una crescita significativa rispetto alla stagione precedente, la C22, conclusa il 31 agosto 2022. A crescere sono anche le richieste del mercato ben oltre la disponibilità di materiali in questo momento.
Per la prossima stagione è prevista un’importante crescita rispetto alla stagione, appena terminata, per una quantità che si aggira tra il 30 e il 35% di van aggiuntivi. Inoltre, crescerà anche la produzione della falegnameria, con l’inaugurazione del terzo turno, e verrà implementata l’attività del reparto ripristino Paglieta 1 portando il reparto a doppio turno.
Nel prossimo futuro, è prevista anche la risoluzione totale delle problematiche riguardanti l’approvvigionamento degli chassis per alcune tipologie. In questa prospettiva ci sarà un ulteriore aumento di personale con nuovi ingressi stimati fra i 50 e i 65 lavoratori.
A preoccupare i sindacati è invece la capacità dei fornitori di adeguare la propria produzione alle nuove richieste del mercato; però il problema non scalfisce l’ottimismo della Fiom per la nuova stagione: “Questa è una nuova sfida – afferma il segretario provinciale di Fiom Chieti Andrea De Lutis - che segue quella che abbiamo raccolto insieme ai lavoratori già a metà del 2020 con un accordo sindacale che ha visto passare in un brevissimo lasso di tempo il numero dei lavoratori da meno di 200 ai circa 440 di oggi, e che nei prossimi mesi dovrebbe veder arrivare il numero dei dipendenti a circa 500.”
“In questi anni – prosegue il segretario - abbiamo resistito a tutte le problematiche che hanno investito il settore dell’automotive dopo la pandemia e a seguito del conflitto in Ucraina, abbiamo aumentato il potere d’acquisto rinnovando la contrattazione di secondo di livello e ottenuto da maggio 2020 la stabilizzazione a tempo indeterminato con contratto Trigano di oltre 130 lavoratori.Contrattato l’ acquisto dello stabile conosciuto come P1 e concordato la nascita del nuovo nucleo su c/da Civitella con gli stabili P2-P3 e falegnameria.”
“Alla luce dei futuri ingressi, - conclude Andrea De Lutis - abbiamo già chiesto di prevedere ulteriori incontri nei prossimi mesi per discutere di nuove stabilizzazioni e per aggiornarci sulla tenuta delle previsioni di mercato.