Prende il via il progetto RianiAMO Taranta, voluto dall’amministrazione comunale di Taranta Peligna, che supporta chiunque volesse trasferirsi, acquistare o ristrutturare casa nel piccolo borgo dell’Alto Aventino.
Il comune di Taranta, guidato dal sindaco Gian Paolo Rosato, ha pubblicato un bando nel quale si prevede un contributo, che tra acquisto e ristrutturazione può arrivare a 10.000€, per coloro intenzionati a vivere all’interno del territorio comunale.
Nel bando si dà priorità alle giovani coppie e alle famiglie con minori, soprattutto se non residenti, nonché per chi acquista e recupera un’abitazione antica o nel centro storico del paese. Va ricordato, che all’eventuale quota, si aggiungerà anche il contributo di 2.500 € per chi si trasferisce nei comuni montani della regione Abruzzo.
“Abbiamo sempre creduto che abitare in un comune delle aree interne significasse aumentare la qualità della vita di chi arriva e di chi è rimasto, contrariamente a quanto faccia pensare la moda dello "scappiamo in città o sulla costa” afferma il sindaco Rosato.
“Ora diamo anche questo incentivo economico, - prosegue il primo cittadino - consapevoli che il mercato mobiliare permette l'acquisto di abitazioni in buono stato ad una cifra poco distante dal finanziamento. E che permette allo stesso tempo di limitare consumo di suolo nelle aree urbane e recupero della bellezza dei paesi.”
Il finanziamento del progetto è stato reso possibile grazie all’ottenimento di stanziamenti provenienti dal Fondo Speciale per la Montagna. Il progetto, presentato dall’amministrazione Rosato, si è posizionato primo in graduatoria tra tutti i comuni abruzzese.
Inoltre, qualora si fossero ancora i fondi, verranno finanziati acquisti e ristrutturazioni anche dei residenti, seguendo lo stesso principio di priorità in favore di giovani coppie e con figli, nonché per le ristrutturazioni di case antiche o situate nel centro storico.
“Nelle comunità delle aree interne – conclude Gian Paolo Rosato - si può sviluppare un progetto di vita fatto di benessere, di bellezza e di cultura. Qui si è parte di una comunità, non utenze di contatori.”