A pochi passi l’isola ecologica e il centro del riuso del Comune di Vasto, sulla strada che dal quartiere dell’Incoronata passa dietro il parco acquatico Acqualand giungendo fino a Punta Penna. Strada di passaggio, attraversata ogni giorno da moltissime autovetture. Periferia nord di Vasto. Un luogo in cui in pochi passi si potrebbe arrivare ad una pista ciclabile ed immergersi nella natura. Ma più che dalla natura negli anni il paesaggio è stato dominato dai frutti dell’inciviltà. E dell’illegalità, l’abbandono indiscriminato di rifiuti è non solo un gesto incivile e irrispettoso della società, è anche un reato penale. Comune, purtroppo, a larga parte delle periferie vastesi. In cui è possibile trovare gettati rifiuti di ogni tipo.
All’ingresso di via Passo San Leonardo c’è il classico cartello che indica il nome della strada. La stessa attraversata, per esempio, nell’agosto di due anni fa dalle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco quando – in una domenica drammatica segnata da incendi lungo tutta la costa da Pescara a Vasto – un rogo ci fu sul costone vicino. Quel giorno i mezzi furono costretti ad attraversare una vera discarica abusiva con tutta la strada sporcata da una gran mole di rifiuti. Esistono foto e video di rifiuti che arrivarono a galleggiare persino sull’acqua del torrente Lebba. Attualmente la situazione pare nettamente migliore con molti meno rifiuti. Ma abbiamo fotografato gli ennesimi frutti dell’inciviltà e dell’illegalità umani. E una mano “anonima”, segno di quanto accade in questo lembo del territorio vastese, ha aggiunto al cartello “discarica abusiva”. Come ad anticipare cosa si potrebbe trovare a pochi passi. Protesta di qualcuno per l’inciviltà o beffa di chi getta rifiuti scriteriatamente? Ovviamente non possiamo saperlo.
L’abbandono indiscriminato di rifiuti è, purtroppo, comune a tanti tratti dei nostri territori. In alcuni periodi sulla strada tra Cupello e San Salvo a bordo strada si possono trovare metri e metri di spazzatura, nel settembre scorso i consiglieri regionali Smargiassi e Taglieri tornarono a porre l’attenzione sulla discarica abusiva di Montazzoli, sacchetti di rifiuti in quelle settimane ci furono segnalati sulle sponde del fiume Sangro a pochi passi dalla Riserva Naturale Lecceta a Torino di Sangro. L’estate scorsa a Casalbordino sono state elevate multe e, sulla pagina facebook istituzionale, il sindaco ha denunciato ripetutamente l’abbandono illecito di rifiuti. Avvenuti in almeno un caso, documentato dal sindaco Filippo Marinucci, poche ore dopo la bonifica e pulizia del luogo. Il mancato rispetto delle minime regole di convivenza civile è stato notevole anche sul lungomare. Per colpa di coloro che non hanno utilizzato correttamente i cestini presenti, per i pessimi comportamenti di alcuni probabilmente presenti con camper o simili e per il “lancio del sacchetto” in maniera indiscriminata.