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Atessa. La verità dell'amministrazione comunale sull'addizionale Irpef

L'amministrazione Borrelli spiega il sistema di aliquote differenziate e l'esenzione totale per i redditi più bassi

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Il Comune di Atessa, guidato dal sindaco Giulio Borrelli, spiega la verità sull'addizionale comunale IRPEF: le cifre e i fatti adulterati della coalizione del centrodestra

Il 28 aprile, il Consiglio comunale di Atessa ha approvato un aumento annuo dell'aliquota dell'addizionale comunale IRPEF per le fasce medie di reddito. Tuttavia, a detta dell’amministrazione comunale la coalizione del centrodestra avrebbe diffuso cifre e fatti “adulterati” su ipotetiche quote IRPEF raddoppiate dalla giunta Borrelli, alimentando la confusione generale causata dai noti fatti di overdose di veleno che hanno colpito la città.

L'addizionale comunale IRPEF è un'allocazione fiscale che ogni Comune può fissare, con un'aliquota non superiore allo 0,80%, e un'eventuale soglia di esenzione. “In provincia di Chieti, - afferma l’amministrazione comunale in un suo comunicato - su 104 Comuni, 96 hanno adottato un’aliquota unica fissa mentre 8 Comuni, tra cui Atessa, hanno optato per l'aliquota differenziata in base ai vigenti scaglioni di reddito.”

In Atessa, l'addizionale comunale IRPEF, secondo i dati resi noti dal comune, si basa su un sistema di aliquote differenziate in base al reddito, con un'esenzione totale per i redditi inferiori ai 13 mila euro e un criterio di progressività per quelli via via maggiori. Questo sistema garantirebbe la tutela delle fasce di reddito più basse ed è la seconda esenzione più alta in tutta la provincia di Chieti.

Inoltre, per quanto riguarda l'aumento dell'aliquota previsto per il 2024, che dovrebbe riguardare solo le fasce medie di reddito, il Comune di Atessa  garantisce che applicherà un livello medio di tassazione inferiore rispetto a molti altri comuni. Per l’amministrazione Borrelli si tratta di una decisione di responsabilità presa per evitare di ridurre i servizi offerti ai cittadini, a causa dell'inflazione e dei costi crescenti per le bollette e le utenze elettriche.

In conclusione, le cifre ed i dati, diffusi dalla coalizione di centrodestra, sulle quote IRPEF raddoppiate sarebbero falsi e privi di fondamento. Secondo la maggioranza, l'addizionale comunale IRPEF di Atessa si baserebbe su un sistema di aliquote differenziate e un'alta esenzione per i redditi più bassi e l'aumento dell'aliquota previsto per il 2024 riguarderebbe solo le fasce medie di reddito. 

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