È tutto pronto a Fossacesia per le celebrazioni del 78° Anniversario della Liberazione in programma domani, 25 aprile.
“Celebrare convintamente e insieme i valori della libertà e della pace” dichiara il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio - È questo il significato del 25 Aprile, che sempre di più deve rappresentare un momento di ricordo della lotta di Liberazione dal nazifascismo, della vittoria della libertà e della democrazia ottenute con il sacrificio di molti.”
La cerimonia, che prenderà il via alle ore 11:00 in piazza Alessandro Fantini nel centro città, prevede una doppia deposizione di corone d’alloro, una al monumento dei caduti presente in piazza e una al monumento dei Caduti per la Pace in Largo Castello.
Alla manifestazioni saranno presenti, oltre al sindaco, parte degli amministratori comunali, le autorità delle forze dell’ordine e i rappresentanti delle associazioni d’armi e cittadini.
“È una ricorrenza fondamentale per la conoscenza della realtà storica dei fatti, - sottolinea Di Giuseppantonio - indispensabile per far sì che gli italiani di oggi, di domani e di dopodomani comprendano l’importanza di quelle conquiste, soprattutto i giovani. Il 25 aprile che stiamo commemorando è un 25 aprile diverso perché la guerra è purtroppo tornata nel cuore dell’Europa, riportando repentinamente d’attualità un invasore e un popolo invaso.
Inoltre, il primo cittadino spiega come questa possa essere “l’occasione per affermare la democrazia sulla dittatura, la libertà contro l’oppressione, la pace contro la ferocia della guerra, l’inviolabile unicità dell’essere umano. Il 25 Aprile significa celebrare i valori che troppo spesso diamo per scontati, come la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e delle comunità, il benessere delle persone e la loro piena realizzazione in una società egualitaria, indipendentemente da opinioni politiche, di sesso, religione o provenienza.”
“Mi auguro – conclude Enrico Di Giuseppantonio - che questo giorno sia l’occasione per liberarci da vincoli e da chiusure che rallentano quegli stessi ideali per cui i nostri padri hanno combattuto, mantenendo fede alla promessa che ci hanno chiesto e alla lezione che ci hanno impartito con il loro coraggio e con il loro esempio”.