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Unicef in campo a Chieti con università e scuola per la sicurezza di infanzia e adolescenza

Lezioni fino a giugno per gli studenti della Facoltà di Medicina e dal 20 aprile al 25 maggio incontri nelle scuole teatine

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L’infanzia e l’adolescenza sono tra le fasce d’età più esposte a rischi e pericoli. Alcuni aumentati con la pandemia e il confinamento sociale, che hanno limitato le reti sociali che possono tutelare i più piccoli e li hanno isolati per mesi dai loro coetanei e dagli insegnanti, e altri strutturali nella moderna società. 

Rischi che corrono sul web, lo racconta la cronaca quasi quotidiana, e in una socialità in cui si può essere esposti ad alterazioni e comportamenti pericolosi. Mentre abusi, violenze e maltrattamenti contro i più piccoli sono sempre tema di stringente attualità. 

È importante una presenza degli adulti che sappia tutelare bambini e adolescenti, difenderli ed intervenire. E lo è una corretta educazione degli stessi. La difesa dell’infanzia e dell’adolescenza è la missione fondamentale dell’Unicef che organizza iniziative, attività, campagne ed eventi anche nel nostro territorio. La presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Chieti Rita Montini ha informato su quelle che sono le iniziative che sono in campo in queste settimane e altre che partiranno a breve. 

Unicef Chieti «organizza per il SISM una lezione per gli studenti di Medicina iscritti al Segretariato sul tema “Destrutturazione paura/ansia dei bambini che devono approcciarsi alla prevenzione (visite dal pediatra, vaccinazioni, ecc...) e/o devono essere ospedalizzati” – riporta un comunicato del Comitato provinciale - lezione sarà tenuta dalla Dott.ssa Maria Paola Ciarelli e si svolgerà il 3 maggio c.a. presso le aule dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti» e «in linea con le finalità del SISM, si propone di preparare i futuri medici ad approcciarsi nel modo più corretto e proficuo ai piccoli pazienti, aiutandoli a gestire la propria emotività convertendo la paura e l’ansia in condizioni emotivamente positive».

« Per il quarto anno consecutivo, dal mese di marzo e fino al mese di giugno – rende noto la presidente Montini - sono in corso le ADE denominate “Segni e sintomi della violenza/dell’abuso sui minori” presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti». Lezioni rivolte agli studenti del quinto e sesto anno delle Facoltà di Medicina e Chirurgia «affinché i futuri medici possano individuare precocemente segni di maltrattamento/abuso e quindi poter interrompere il buio tunnel della sofferenza inflitta ai minori ed inviare le piccole vittime a percorsi riabilitativi» con docenti che «tratteranno la problematica illustrando l’argomento da varie angolazioni come ad esempio: aspetti biologici e neuropsicologici, sindrome del bambino scosso, diagnosi differenziale del maltrattamento/abuso». «Il progetto ideato dal Comitato Provinciale UNICEF di Chieti, nato come pilota nella nostra Università, è stato ripreso anche da altri Atenei Italiani. Ogni anno sono tantissimi i casi denunciati di maltrattamento/abuso, ma, nonostante ciò, questi rappresentano solo la punta di un iceberg di enormi dimensioni» sottolinea la nota inviata alla stampa. 

Un altro progetto del Comitato provinciale dell’Unicef coinvolge gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sull’importante tema della sicurezza. A partire dal 20 aprile fino al 25 maggio ci sarà «una seriedi incontri con tre istituti cittadini, il Liceo Classico “G.B. Vico”, il Liceo Scientifico “Filippo Masci” e l’Istituto Tecnico Industriale “Luigi di Savoia”, al fine di rendere consapevoli i ragazzi delle alterazioni percettive indotte dall’assunzione di sostanze come l’alcol che determinano una grandissima criticità sulla guida di qualsiasi mezzo di trasporto (monopattino, scooter, macchina)».
 

«Gli incidenti stradali provocati dalla non lucidità percettiva sono in un aumento esponenziale ed il rendere consapevoli i ragazzi di quanto alterato sia il loro stato, sicuramente li porterà ad una maggiore cautela – sottolinea il comunicato dell’organizzazione - il test sarà somministrato dal corpo dei Vigili Urbani di Chieti nella persona del M.llo C.Antonio Carozza ed interverranno anche i Sanitari del SerD».

 

 

 

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