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L'erosione costiera minaccia le spiagge della Costa dei Trabocchi

Prima riunione in regione del Tavolo Operativo UF09 sul problema erosione

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L’allerta maltempo delle ultime settimane e l’ultima allerta maremoto, poi revocata, hanno portato di nuovo alla luce il problema dell’erosione dalle spiagge sulla Costa dei Trabocchi. 

Proprio nei giorni scorsi si è tenuta il Tavolo Operativo Unità Fisiografica UF09, convocato dall’Ing. Marcello D’Alberto, dirigente del Servizio- Dipartimento Strutture e Trasporto, presso la sala Corradino D’Ascanio della regione Abruzzo con il coinvolgimento di autorevoli esperti del settore.

È il primo passo del processo di partecipazione e condivisione in vista della redazione del nuovo Piano di Monitoraggio per la difesa della costa abruzzese dall’ dall’erosione, dagli effetti del cambiamenti climatici e dagli inquinamenti.

In Abruzzo sono state individuate tre delle sette nuove aree costiere italiane a rischio inondazione per l’innalzamento del livello del Mar Mediterraneo, causato dai cambiamenti climatici e dalle caratteristiche geologiche della penisola italiana. Sono Pescara, Martinsicuro (Teramo) e Fossacesia (Chieti).

Alla riunione erano per l’appunto presenti i sindaci di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, e Casalbordino, Filippo Marinucci. 

“Il tavolo ci offre l’opportunità di porre all’attenzione il fenomeno dell'erosione dei cinque chilometri della costa di Fossacesia, che subisce da anni gli effetti delle mareggiate. L’ultimo in ordine di tempo, è avvenuta il 21 gennaio scorso, e ha provocato molti danni” ha dichiarato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio. 

“È diventato – ha aggiunto il sindaco - quindi fondamentale trovare delle soluzioni. Il litorale di Fossacesia, alla stregua di altri centri costieri da quanto certifica l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), rischia grosso. Siamo di fronte a un incremento esponenziale del problema dovuto all’innalzamento dei mari, che quindi necessita di una radicale revisione degli approcci di protezione della costa sino ad ora attuati.” 

“L’ho ribadito nel corso della riunione dell’Unità UF09 e mi aspetto – conclude Di Giuseppantonio - questa volta che la Regione tenga presente questo quadro per programmare gli interventi necessari anche in ragione del fatto che il turismo rappresenta uno dei settori produttivi più importanti per i nostri centri”.

Gli interventi sembrano più urgenti che mai dal momento che proprio l’ENEA stima la perdita di decine di chilometri quadrati di territorio in Italia entro fine secolo. 

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