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Ordigno sotto un'auto: identificato ed arrestato il responsabile

Le indagini della Polizia sull'episodio di domenica 15 gennaio in via dei Conti Ricci a Vasto. Movente "passionale" alla base

redazione
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Identificato ed arrestato dalla Polizia l'uomo che domenica 15 gennaio ha piazzato un ordigno sotto l'auto di una donna parcheggiata negli spazi sottostanti un condominio di via dei Conti Ricci a Vasto.

In azione personale del Commissariato di P.S. di Vasto e della Squadra Mobile di Chieti. 

L'ordigno, inesploso - spiega il vice questore e dirigente del Commissariato Fabio Capaldo -, era stato inertizzato dagli artificieri della Polizia di Stato e la zona bonificata, senza danni a cose o persone. 

Le indagini condotte, anche con l'ausilio dell'aliquota Polstato della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Vasto, sotto la direzione del Pubblico Ministero Vincenzo Chirico, portavano alla raccolta di molteplici e gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo, originario del sud Italia, da anni residente a Vasto, del quale non sono state rese note le generalità. Gli investigatori si sono concentrati sulla vita familiare e lavorativa della parte offesa, alla ricerca di un movente del gesto criminoso. Emergeva che oltre un anno e mezzo prima la donna era stata oggetto di atti di molestia da parte di persona ignota, che le avevano generato grave e perdurante stato di ansia. In quel tempo la donna aveva respinto le avances di una persona che lei all'epoca riteneva amica.

Le indagini si sono concentrate sull'uomo, scavando nel suo passato e controllandone attività, spostamenti passati ed acquisendo la corrispondenza telematica indirizzata alla signora. Ne usciva il quadro di una persona già condannata decenni prima per omicidio ed altri gravi reati contro la persona. L'uomo, dopo aver scontato una pena ultraventennale, viveva una vita apparentemente tranquilla a Vasto. 

Le notizie passate e quelle recenti apprese dagli investigatori sulle abitudini e le occupazioni di lui, collimavano con la figura dell'attentatore. In particolare egli aveva l'immediata disponibilità dei mezzi e la dimestichezza nell'uso degli stessi per la realizzazione dell'ordigno incendiario, per la ragione che esercitava attività molteplici in campo elettrico e di riparazioni in generale. Inoltre, aveva un forte movente passionale palesato negli scritti e nelle comunicazioni verbali alla vittima ed ai conoscenti. Non si poteva trascurare la pericolosità dimostrata dallo stesso in passato nella realizzazione di gravi condotte criminose. 

Si aggiunga che le immagini acquisite da apparecchi privati di videosorveglianza nella zona al momento dell'attentato hanno consentito di individuare il transito dell'autovettura in uso all'indagato nei pressi del luogo dell'evento, una frazione di minuti successivi al posizionamento dell'ordigno. Altro frame ritrae una persona di sesso maschile nell'atto di posizionare l'ordigno sotto l'auto della donna in sosta nel parcheggio condominiale. La comparazione antropometrica con i tratti somatici dell'indagato, ha confermato i sospetti degli investigatori. 

Tutti gli elementi hanno indotto il Pubblico Ministero alla richiesta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'indagato per tentato incendio, detenzione e porto abusivo di un ordigno esplosivo di tipo incendiario e atti persecutori

L'uomo nel pomeriggio di ieri è stato catturato e sottoposto alla custodia in carcere. Le perquisizioni, condotte dal personale di Polizia nei locali nella disponibilità dell'indagato, hanno consentito il rinvenimento e sequestro di materiale del tutto identico a quello utilizzato per il confezionamento dell'ordigno incendiario con funzionamento a tempo meccanico, piazzato una settimana prima sotto l'autovettura della donna. 

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