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Progetto Eurema, convenzione tra atenei Abruzzo per tirocini

Regione sarà partner esterno e finanziatore

redazione
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L'università 'Annunzio di Chieti Pescara, come capofila, la Regione Abruzzo quale partner esterno e finanziatore, e le università dell'Aquila e di Teramo quali partner, hanno firmato oggi a Chieti la convenzione 'Progetto Eurema - Erasmus Consortia' che prevede tirocini in aziende estere e poi italiane per studenti che vengono selezionati dai rispettivi atenei sulla base dei profili indicati dalle aziende che lavorano con le università abruzzesi. Il primo anno gli studenti saranno una cinquantina e si conta di arrivare a 200 nel quadriennio.
    La convenzione è stata sottoscritta dai rettori Liborio Stuppia, Edoardo Alessie e Christian Corsi, per la Regione dall'assessore con delega all'istruzione Roberto Santangelo.

Il tirocinio nelle aziende italiane, 600 euro al mese per ogni studente, e una durata di sei mesi, viene pagato dalla Regione che ha stanziato 1,9 milioni di euro. Quello all'estero, circa 500 euro al mese, per un tirocinio che varia da un minimo di due ad un massimo di cinque mesi, viene pagato dall'università attraverso i fondi Erasmus. Un tirocinio, dunque, in base alle esigenze delle aziende.
    "Noi dobbiamo formare professionisti e per formarli dobbiamo rispondere alla domanda che c'è da parte del mercato - ha detto Stuppia - quindi noi non diamo il pezzo di carta, diamo delle competenze, diamo cultura e questo deve essere importante perché in un momento in cui stanno proliferando le telematiche, deve essere chiaro che noi creiamo dei percorsi che immettono nel mondo del lavoro. Non diamo un pezzo di carta, stringiamo mano e poi chi si visto si è visto".
    "Questa volta uniamo la domanda delle aziende con il sistema universitario, questo è il ruolo di unione che con orgoglio porta avanti Regione Abruzzo, questo è uno dei primi programmi della programmazione 2021 -2027 che vede la luce e andiamo verso un obiettivo sfidante e importante - ha sottolineato Santangelo - Il punto di forza di questo progetto è far incontrare la domanda delle imprese che orienteranno le scelte dei ragazzi, ma anche della formazione dell'università per l'estero: quindi le imprese ci chiederanno quali sono i loro bisogni, il loro tipo di caratteristiche da impiegare nel loro tessuto produttivo e noi manderemo i ragazzi ad acquisire all'estero per poi finire questo percorso all'interno delle aziende che hanno orientato queste scelte quindi l'unione fra la domanda e l'offerta per noi è fondamentale".

(Ansa Abruzzo)

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