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Lavori di pubblica utilità, intesa rinnovata tra Comune e Casa Circondariale di Chieti

Sindaco Ferrara, assessore Giannini e direttore Pettinelli: “La potenzieremo per il significativo successo avuto"

redazione
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Rinnovato il protocollo d’intesa fra Comune e Casa Circondariale di Chieti sui percorsi di pubblica utilità nella manutenzione e recupero del patrimonio pubblico e ambientale, così continua il cammino della rete per l’inclusione sociale delle persone con fragilità sottoposte ad esecuzione penale della città di Chieti. 

Nei giorni scorsi la firma da parte del sindaco Diego Ferrara e del direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli, in presenza dell'assessore alle Politiche sociali Alberta Giannini.

“Firmo con grande piacere un protocollo che ha dato i suoi frutti, facendo dialogare positivamente due istituzioni a servizio della città e del territorio – così il sindaco Diego Ferrara – . Questa intesa è resa possibile dalla legge n. 354 del 1975 sul lavoro di pubblica utilità, che consente ai detenuti condannati in articolo 21 o in misura alternativa di essere impiegati allo scopo. La nostra Amministrazione ha considerato le misure consentite dalla normativa, anche perché in debito di personale e ci siamo messi a disposizione della rete per questo fine che è umano e sociale insieme, aprendo la strada a un esperimento senza precedenti nella provincia di Chieti e che ha dato ottimi frutti”.

“Il nostro lavoro è rieducare le persone e reintegrarle nel tessuto sociale locale, attraverso tutti gli strumenti previsti e consentiti dalla legge – così il direttore della Casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli - . Si tratta di un’attività che deve essere fatta attraverso la migliore sinergia istituzionale e il Comune ci ha supportato e siamo davvero lieti di questo anno di lavoro, il detenuto ha lavorato bene e pienamente ed è stato accolto dall’Amministrazione nel migliore dei modi, mettendolo al servizio della città. Il nuovo protocollo sarà potenziato, le unità diventano due e il format, visto che ha funzionato così bene a Chieti, verrà replicato anche a Torrevecchia Teatina e stiamo dialogando con il Comune di Vacri. Come istituzione carceraria siamo soddisfatti: perché queste persone, se recuperate, abbasseranno la probabilità che commettano altri reati. Il vantaggio, dunque, per chi lavora al loro recupero e per chi governa la città è comune”.

“Siamo lietissimi che l’intuizione avuta abbia avuto questi frutti – rimarca l'assessore Alberta Giannini – . L’unità messa in servizio come supporto agli uffici cimiteriali è stata efficiente e utilissima, cosa di cui sono lieta e ringrazio anche la struttura che lo ha accolto e messo in condizione di lavorare al meglio. È un protocollo che riguarda la città e una delle sue più grandi vulnerabilità, qual è la mancanza di personale. Intesa che supporta l’azione dell’Ente sulla manutenzione e sui servizi, cosa che rientra fra le nostre priorità e sulla scia del positivo primo anno di sperimentazione, l’obiettivo è quello di potenziare la presa in carico di soggetti fragili e con più problemi, che è collettiva ed ha alla base la stretta collaborazione fra istituzioni e organizzazioni del territorio”.

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