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«La tragica morte di un giovane operaio non può considerarsi fatalità»

Slai Cobas ha proclamato lo sciopero dopo la morte di un operaio ieri in un’azienda della Val di Sangro colpito da un tubo metallico

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La tragica morte di Roberto giovane operaio della Proma SpA, azienda dell’indotto Stellantis Europe di Atessa, avvenuta lunedì 15 gennaio non può considerarsi una fatalità ma l’ennesima vittima di un sistema economico produttivo che nel nostro Paese continua a provocare perdite umane come in una guerra civile.

Le motivazioni dei reiterati omicidi sono note sia alla classe imprenditoriale che politica le quali continuano a contrastare solo a parole tale intollerabile mattanza, con ipocrita propensione alla liquidazione pecuniaria dei parenti delle vittime piuttosto che l’aumento delle ispezioni e delle pene per i responsabili.

I ritmi ed i carichi di lavoro sempre più esasperanti in nome della competitività,la diffusa flessibilità e precarietà introdotte nei luoghi di lavoro e la mancanza di interventi programmati sulla sicurezza degli impianti per efficienza dei costi restano le cause, pertanto in assenza di lungimiranti interventi legislativi, gli operai non possono continuare a porre a rischio quotidiano la vita in cambio di salari sempre meno dignitosi.

Per quanto suindicato esprimiamo vicinanza e cordoglio ai familiari del 46 enne Roberto e proclamiamo sciopero per ricordare ed impedire che tali tragici episodi continuino a ripetersi!

Due ore di sciopero mercoledì 17 gennaio

Turno A e Centrale dalle 9:15 alle 11:15

Turno B dalle 15 alle 17 Turno C dalle 3:45 alle 5:45 del 18/1

Slai Cobas Provincia di Chieti

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