In seguito agli sviluppi recenti sulla questione del deficit sanitario della nostra Regione, pensiamo sia necessario esprimere alcune considerazioni che, come sindaci , ci preoccupano profondamente.
L'anno scorso, noi sindaci del comitato ristretto della Asl Lanciano-Vasto-Chieti avevamo espresso una valutazione negativa riguardo alla gestione del manager della nostra ASL, evidenziando motivi e ragioni che oggi stanno emergendo nuovamente con il nuovo buco della sanità regionale. A quel tempo, siamo stati descritti come un comitato di parte e di sinistra. Ora notiamo che figure di rilievo, come il Presidente del Consiglio regionale, il Presidente della V Commissione Sanità e il Sindaco dell'Aquila, nonché Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della Asl aquilana, stanno avanzando le stesse critiche e mettendo sotto accusa i riconfermati Direttori Generali delle quattro Asl abruzzesi. Non vorremmo che anche loro fossero etichettati come pericolosi sovversivi.
C’è, però, una differenza sostanziale. Noi queste critiche le abbiamo mosse un anno prima delle elezioni regionali. I “sovversivi” attuali, al contrario, lo fanno dopo aver sostenuto i risultati della sanità abruzzese prima delle elezioni.
Pensiamo dunque che sia necessaria una riflessione seria e coerente su queste valutazioni, affinché non siano dettate solo da opportunità politiche, ma da una reale volontà di migliorare la qualità del servizio sanitario per i nostri cittadini.
Giulio Borrelli, sindaco di Atessa
Massimo Tiberini, sindaco di Casoli