Sospensione tratta San Vito - Lanciano: è polemica tra Filt-Cgil e Tua

Il sindacato ritiene inqualificabile il ritardo nella riapertura dovuta alla mancanza di operai specializzati interni all'azienda

Armando Travaglini
22/09/2022
Attualità
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A cinque giorni dalla caduta del pioppo lungo il tratto ferroviario San Vito – Lanciano la tratta è ancora interdetta alla circolazione. 

A denunciarlo è la Filt Cgil Abruzzo - Molise, il ramo del sindacato rosso dedicato ai lavoratori dei trasporti, in un comunicato divulgato nella giornata di ieri, nel quale si svelerebbe il vero motivo del ritardo nei lavori di ripristino.

Il forte vento dello scorso sabato ha causato la caduta di un grosso pioppo all’altezza del km 9 della tratta ferroviaria in questione, nei pressi della stazione di Lanciano, danneggiando i fili dell’impianto elettrico della linea.

Secondo quanto reso noto, l’albero sarebbe già stato rimosso dalla sede ferroviaria, ma bisognerà attendere l’intervento di una ditta esterna per la riparazione della strumentazione elettrica. Proprio su questo punto si innesca la critica all’azienda da parte del sindacato. 

“La Tua cerca di rassicurare l’utenza: ‘I tecnici sono a lavoro per ripristinare la circolazione’, ma in realtà i tecnici in azienda non ci sono – sottolinea la Filt–Cgil - e l’inqualificabile ritardo è proprio imputabile all’assenza di personale abilitato che andrà ricercato all’esterno al fine di risolvere il problema. Ed è solo questo il vero motivo del ritardo.”

“Oggettivamente e considerando che ci troviamo nel 2022, - prosegue il sindacato guidato dal segretario Franco Rolandi - stiamo parlando di un guasto non particolarmente significativo, risolvibile in un lasso di tempo breve sia per quanto riguarda il taglio e la rimozione dell’albero (intervento prontamente garantito dal personale interno) ma anche per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto elettrico.”

“ Invece proprio per questa riparazione tecnica, sono sorti i problemi, - continua il comunicato giacché la società di trasporto regionale, non dispone né di personale tecnico abilitato professionalmente a tali interventi (l’unico operatore previsto nell’organico non dispone delle complete abilitazioni per assicurare la riparazione) né tantomeno si è preoccupata di dotarsi di un contratto di assistenza con una società esterna in grado di preservare un pronto intervento con una tempistica funzionale all’immediato ripristino di un servizio pubblico cosiddetto essenziale."

“Purtroppo, in questa impresa regionale -   spiegano dalla Filt - quel cambio di passo che stiamo auspicando da tempo tarda ad arrivare. Un cambio di passo che, per quanto ci riguarda,  significa avere un’impresa più dinamica, più propensa ad essere meno autoreferenziale e al tempo stesso più disponibile ad ascoltare le opinioni, le proposte e i suggerimenti che arrivano dal mondo esterno e soprattutto che non espongano i lavoratori a fare queste bruttissime figure che cozzano completamente con i tanti eventi molto spesso unicamente propagandistici tendenti a rappresentare un mondo e un’azienda leader che noi francamente stentiamo ancora a riconoscere."

“Ancora un consiglio all’azienda: piuttosto che inviare un dipendente e per una settimana a Siviglia per un concilio sulla sicurezza nell’alta velocità, - si conclude - sarebbe meglio rimanere con i piedi per terra e pensare di assumere e formare tecnici onde evitare queste pessime figure!!”

A stretto giro arriva la risposta dell’azienda che evidenzia come “L’esecuzione di tale attività necessita di un intervento tecnico da parte di una ditta altamente specializzata – dichiara la Tua - che esegue le stesse attività sull’infrastruttura ferroviaria nazionale (Rete Ferroviaria Italiana) e che dovrà certificare, una volta terminati gli interventi di ripristino, la piena funzionalità dell’intera trazione elettrica (corrente continua a 3000 Volt).”

“Al fine di poter espletare ogni altra attività legata alla circolazione, alla sicurezza e al comfort dei treni della TUA, - spiega l’azienda del trasporto unico abruzzese - il materiale rotabile viene trainato con una locomotiva diesel lungo la tratta Lanciano-San Vito e ricoverato al deposito di Torre della Madonna dove avvengono le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia e alla stazione di Lanciano dove vengono scaricate le acque reflue ed effettuato il rifornimento idrico.”

“Ci scusiamo nuovamente per il disagio arrecato ai viaggiatori. L’intervento di ripristino – ha commentato Enrico Dolfi, direttore della Divisione Ferroviaria di TUA - è previsto per lunedì prossimo per una durata di 24-36 ore. I nostri tecnici di trazione elettrica possono eseguire solo operazioni di manutenzione ordinaria e non interventi legati alla verifica ed alla regolazione della linea aerea”.

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