Sciopero trasporto pubblico slitta al 15 dicembre

L’Unione Sindacale di Base conferma mobilitazione anche in Abruzzo dopo la precettazione ministeriale per il 27 novembre

Alessio Di Florio
26/11/2023
Politica
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Riceviamo e pubblichiamo 

Il Ministro Salvini precetta per lo sciopero regolare indetto per lunedì 27 novembre e riduce l'astensione da 24 a 4 ore. USB rifiuta la riduzione illegittima e sfida il Ministro anti-sciopero riposizionando l'astensione di 24 ore per il 15 dicembre prossimo.

La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del TPL di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt'altro che inaspettata. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso dal Ministro, interprete da padrone delle ferriere, dell'art.8 della L.146/90.

Le motivazioni addotte da Salvini per giustificare l'intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all'esercizio di un diritto costituzionale. Va sottolineato come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l'effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del TPL del 27.11.2023.

Nel confermare tutte le sacrosante rivendicazioni già precedentemente esposte, USB settore privato Abruzzo conferma l'astensione di 24 ore nel Trasporto Pubblico Locale riposiziono lo sciopero per il giorno 15 dicembre 2923.

È oramai evidente che il problema è diventato politico: accettare la riduzione imposta nell'ordinanza sarebbe come fare propria l'idea che un Ministro consideri il diritto di sciopero alla stregua di una propria concessione ai sindacati, tanto da considerarne "eccessiva" la durata di 24 ore.

Non è più tollerabile che questo avvenga senza che i lavoratori e l'intera società che si riconosce nei valori della Carta Costituzionale e che la continuerà a difendere, prendano una esplicita posizione contro questa palese aggressione a uno dei diritti costituzionali più importanti.

«L'USB lavoro privato di Chieti/Pescara e L'Aquila/Teramo aderiscono allo sciopero nazionale del settore Trasporto Pubblico Locale di ore 24 (ventiquattro), garantendo i servizi nelle fasce orarie previste dalla legge – si legge in un comunicato del sindacato di base abruzzese prima della scelta di riposizionamento del giorno - proclamato da USB lavoro privato nazionale». 

Queste le motivazioni della mobilitazione sindacale.

«L'iniziativa di astensione dal lavoro viene dichiarata per rivendicare:

  • il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;
  • il superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti;
  • la necessità di modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato;
  • la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
  • il salario minimo per legge a 10 euro l'ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;
  • una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria;
  • blocco delle spese militari e dell'invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali.

Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiede di desistere dallo sciopero cercando di impedire agli autoferrotranvieri di rivendicare salari, diritti, tutele sulla sicurezza e servizi migliori per i cittadini.

Gli attacchi al diritto di sciopero hanno l'effetto di distogliere l'attenzione sulle motivazioni per i quali vengono indetti. 

A quanto sembra, si cavalca la polemica per fini elettorali non tralasciando l'obiettivo di depotenziare ulteriormente questo diritto sancito nella Costituzione e già fortemente limitato dalla legge 146/90».

USB lavoro privato Chieti/Pescara

USB lavoro privato L'Aquila/Teramo 

 

 



 

 

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