Il sindaco di Atessa, Giulio Borelli , torna a parlare della disastrata situazione infrastrutturale della zona industriale Val di Sangro dopo la conferenza stampa tenuta dal direttore dell’Arap, Giuseppe Savini, e dal capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo, Mauro Febbo.
Durante la conferenza, prevista per annunciare alcuni opere in programma nella zona, il capogruppo Febbo aveva nuovamente attaccato il comune di Atessa spiegando che “al termine degli interventi riconsegneremo, proprio in questo territorio, un nucleo industriale rinnovato e all’altezza delle importanti imprese che lo popolano il Comune, che incassa dalle aziende fior di soldi con la Tasi e le multe, non abbia restituito neanche un euro sulla sicurezza stradale e le infrastrutture.”
Il sindaco Borrelli non le manda a dire e lancia alcune provocazioni in risposta alle accuse. “Pensate davvero che le Aziende non abbiano capito che state attribuendo a vostri meriti la preannunciata illuminazione delle strade della Zona Industriale, che sarà pagata dalle stesse Aziende” afferma il sindaco.
Poi continua: “se l’Arap è oberata di debiti (tutti del passato?) e la normativa attuale non permette alla Regione, come sostiene qualcuno, di finanziare interventi in quest'Area industriale, in quanto sarebbero considerati dall'Europa aiuti di Stato, perché ribaltare -in modo infondato e strumentale- responsabilità sul Sindaco e sul Comune di Atessa? Perché non provare a concepire una proposta di riforma dell'Azienda Regionale per le Attività Produttive, che superi il carrozzone attuale?”
“L’Arap – spiega il primo cittadino di Atessa - ha chiesto, nel 2021, venticinque milioni di euro alla Regione per risolvere i problemi di viabilità, di sua competenza. La Regione ha promesso di darglieli, ma finora non ha sborsato un euro. Quando deciderà come soddisfare realmente questa richiesta con atti deliberativi e coperture finanziarie?”
Infine Borrelli pone l’accento su ciò che sarebbe necessario fare, ossia meno conferenze stampa e "foto-op" e concentrarsi invece sulla ricerca di risposte oneste e concrete ai problemi che affliggono la zona industriale.
Borrelli ha concluso invitando le Istituzioni pubbliche e le Aziende private ad avviare una reale collaborazione per risolvere i problemi più elementari di cura dei territori che ospitano le fabbriche produttrici di gran parte della ricchezza della Regione Abruzzo.