L’illuminazione pubblica è tornata ad accendersi quotidianamente alle prime luci del giorno con il sistema crepuscolare.
Quest’ultimo era stato sospeso in via sperimentale per volontà dell’amministrazione comunale., guidata dal sindaco Giulio Borelli, allo scopo di risparmiare sui costi dell’energia senza tagliare servizi o aumentare le tasse comunali.
Secondo fonti del comune, il costo dell’illuminazione pubblica negli ultimi mesi sarebbe cresciuto in modo spropositato fino all’87% in più.
“La scelta dello spegnimento delle luci alle 5 del mattino, comprensibilmente disagevole nel periodo invernale, - aveva fatto sapere l’amministrazione Borrelli - ha precisi motivi. Si tratta di una scelta -non leggera- che questa Amministrazione ha dovuto fare per fronteggiare il caro energia. Il sacrificio, annunciato e motivato dall’aumento spropositato delle bollette, è stato spiegato e dettagliato in vari incontri pubblici, interviste, comunicati e avvisi di ogni genere. Due ore in meno, insieme con altre misure prese, non risolvono certo il problema, ma sono di aiuto.”
Inizialmente era stato il segretario comunale della Lega, Mariacarla Cattafesta a criticare la scelta di ridurre le ore di accensione dei lampioni, a seguito di molte critiche e malumori espressi dai cittadini preoccupati per la propria sicurezza.
Nello specifico si temeva per la sicurezza dei cittadini, soprattutto delle donne, “che la mattina presto hanno oggettive difficoltà a raggiungere la propria auto per recarsi al lavoro - aveva dichiarato la Cattafesta - e una volta sulla strada rischiano di investire i pedoni in attraversamento, in particolar modo nelle attuali condizioni meteorologiche.”
L’amministrazione a inizio mese aveva risposto alle critiche dichiarando “che La scelta delle fasce orarie, compatibili con l’operazione di risparmio, è stata fatta tenendo conto delle indicazioni del comitato per l’ordine e sicurezza della Provincia di Chieti, che il Prefetto dell’epoca ha istituito e diretto. Lo spegnimento delle luci in piena notte rappresenterebbe, questo sì, un pericolo per la sicurezza cittadina.”
Infine, ieri è arrivato dal comune di Atessa l’annuncio della decisione di ripristinare il sistema crepuscolare in seguito alla diminuzione del costo dell’energia, che a breve dovrebbe essere fissata dall’Arera (autorità di regolazione per l’energia, reti ed ambiente) e dell’allungamento delle ore di luce naturale.
La ditta incaricata dovrebbe impiegare qualche giorno a ristabilire il corretto funzionamento dal momento che bisogna intervenire manualmente sugli oltre 200 quadri disposti su tutto il territorio comunale. Questo a causa di una rete ancora datata e non centralizzata.