Il Procuratore Capo di Palermo De Lucia e il procuratore aggiunto Guida nei giorni scorsi si sono recati nel carcere aquilano per interrogare Matteo Messina Denaro. I due magistrati sono rimasti nell’istituto penitenziario tre ore circa, una delle quali dedicate all’interrogatorio dell’ex primula rossa di Cosa Nostra. Il contenuto dell’interrogatorio è stato secretato e nulla è trapelato di quanto il boss ha dichiarato ai magistrati. Al termine della trasferta abruzzese hanno dichiarato di averlo trovato «lucido, sereno e assistito con tutte le cure».
Sullo stato di salute di Messina Denaro, sulle sue condizioni e sulle cure che sta ricevendo è intervenuta nelle scorse ore l’avvocata Lorenza Guttadauro, legale di fiducia e nipote del boss. « Le sue condizioni sono molto gravi» e «non credo che la cella possa essere paragonata ad un ambulatorio medico» aggiungendo di non sapere «se lo stanno curando bene» le dichiarazioni di Guttadauro rilasciate a Rainews24.
Parole che hanno ricevuto una smentita da parte dei medici che stanno curando la chemioterapia di Messina Denaro in una stanza attigua alla cella in cui è detenuto, appositamente attrezzata. Le preoccupazioni espresse dalla legale, secondo i medici, «non corrisponde al quadro clinico» in quanto «viene seguito con puntualità e sta facendo terapie neoplastiche ambulatoriali che sono compatibili con la sua malattia» e aggiungendo che «se fosse servito il ricovero, avrebbe fatto cure in ospedale». Dichiarazioni, riporta Rainews24 pubblicando la notizia, rilasciate da fonti sanitarie che “non nascondono una certa irritazione”.