È arrivato il tanto atteso sì del Ministero della Salute e dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, Agenas, al piano dell’assistenza territoriale della Regione Abruzzo proposto e approvato dalla giunta regionale, guidata dal presidente Marco Marsilio, lo scorso 13 dicembre.
Ora si potrà dare il via alla fase esecutiva della riorganizzazione della Sanità regionale, secondo il modello delineato dal DM77, con un investimento di circa 90 milioni di euro proveniente dalla componente 1 della missione 6 del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Una sfida ambiziosa, - afferma l’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì - che comporterà una ridefinizione complessiva della sanità regionale per arrivare a quell’assistenza di prossimità che è il nostro obiettivo prioritario”.
Nel provvedimento del Ministero viene sottolineata la “completezza rispetto agli ambiti del DM77, il rispetto degli standard previsti dallo stesso DM, la coerenza delle azioni previste rispetto agli obiettivi e al cronoprogramma indicati nel Cis (il contratto istituzionale di sviluppo, sottoscritto tra Regione e Ministero lo scorso maggio, ndc), nonché rispetto alle altre indicazioni di carattere nazionale e regionale, come l’accordo collettivo nazionale della medicina generale, i programmi operativi, i piani di fabbisogno del personale”.
Il nuovo piano dell’assistenza territoriale prevede la realizzazione di case della comunità, ospedali di comunità, nuove centrali operative territoriali, nonché la ridefinizione dei modelli organizzativi dell’assistenza primaria e domiciliare, della salute degli anziani e delle donne, della salute mentale e delle dipendenze patologiche, dei disturbi alimentari, dell’assistenza carceraria.
Inoltre, sarà introdotta la numerazione per l’emergenza territoriale 116117, in cooperazione con il 118, al cui si aggiungono una serie di servizi di telemedicina così da raggiungere quei pazienti che vivono in aree lontane dai principali centri urbani.
C’è molta soddisfazione da parte della giunta regionale. “E’ il riconoscimento del grande lavoro – prosegue la Verì – portato avanti con il Dipartimento Sanità, le Asl e tutti gli attori istituzionali del territorio, che per mesi hanno collaborato al recepimento delle disposizioni del DM77, calandole in una realtà complessa come è quella abruzzese.”
“In questi 4 anni – aggiunge l’assessore alla Salute – abbiamo rimesso ordine e riallineato i principali strumenti di programmazione in sanità: i programmi operativi 2019-2021 e 2022-2024, il piano di prevenzione 2021-2025, l’aggiornamento delle reti e dei Pdta (i percorsi diagnostici terapeutico assistenziali), il nuovo accordo di programma per l’edilizia sanitaria e ora la rete territoriale. Siamo in attesa del via libera alla rete ospedaliera, sulla quale il confronto con il tavolo ministeriale è aperto da oltre un anno e mezzo e che auspichiamo sia ormai alle battute finali.”
“Credo che questi atti – conclude Nicoletta Verì - siano la migliore risposta a chi in questi anni ci accusava di non aver adottato alcun documento di programmazione. Noi, invece, abbiamo lavorato in silenzio e centrato i risultati, nonostante lo sforzo messo in campo per fronteggiare l’emergenza pandemica”.