Si sono impegnati e preparati a dovere gli studenti delle classi seconda e quarta sezione D, indirizzo Servizi per la sanità e l’assistenza sociale dell’Ipsia dell’Istituto omnicomprensivo Mattioli-D’Acquisto di San Salvo, per farsi trovare pronti questa mattina nella performance che li ha visti assoluti protagonisti per le vie del centro città.
E’ stato uno dei momenti più attesi e intensi tra quelli stanno caratterizzando gli eventi proposti dal Comune di San Salvo, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e le associazioni locali, per sensibilizzare la cittadinanza alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Nel ringraziare gli studenti e nel portare il saluto del sindaco di San Salvo Emanuela De Nicolis, l’assessore alle Politiche sociali Gianmarco Travaglini ha ribadito come il messaggio che deve arrivare a tutti sia: “Fermate la violenza. E dobbiamo dirlo sensibilizzando i cittadini oltre che sulle sull’attività delle Politiche sociali di questo Comune, anche sull'attività svolta a San Salvo dallo sportello antiviolenza Frida con l’associazione Dafne, che sostiene le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza”.
Il consigliere comunale delegato alla Cultura, Maria Travaglini, ha rivolto un sentito ringraziamento alla dirigente del Mattioli-D’Acquisto, Annarosa Costantini, per aver permesso agli studenti di frequentare per il secondo anno consecutivo il corso-laboratorio di teatro danza. “Oggi siete stati protagonisti di un grande evento – ha detto – che ci consente di ricordare che la violenza si annida in ogni strato della società, Non è solo quella fisica che si vede, ma quella più subdola che è morale, psicologica ed economica. La vostra presenza rafforza queste iniziative che ci vedono impegnati durante tutto l’anno, per un doveroso cambio culturale attraverso anche la vostra voce, quella dei giovani”.
Infine Licia Zulli, vice presidente dell’associazione Dafne, nel suo saluto ha evidenziato di sentire l’emozione del momento “perché in mezzo a noi ci sono donne che ce l’hanno fatta chiedendo aiuto e questo è un inno alla vita. Dalla violenza si può uscire se lo facciamo assieme facendoci aiutare. Siamo, quindi, oggi testimoni attivi di un cambiamento e dell’importanza della rete, perché insieme possiamo contrastare quello che è un fenomeno strutturale”.
Gli studenti del flash mob hanno frequentato un corso-laboratorio di teatro danza “La voce del silenzio”, curato dalle insegnanti Maria De Liberato e Rossella Taraborrelli, e realizzato da Akon Service nell’ambito del progetto Officina Educativa e co-finanziato da Impresa Sociale “Con i Bambini”. Hanno inoltre discusso in classe sulle tematiche di genere con le docenti Roberta Coppola, Elvira Pellegrino, Ilaria Di Donato, Maria Assunta Bassolo e Angela Strippoli.